Logistica: Bureau Veritas Italia vigilerà sulla sicurezza della supply-chain

Accredia (Ente italiano di Accreditamento) ha riconosciuto Bureau Veritas Italia come il primo Ente di Certificazione accreditato in Italia per il rilascio di una certificazione attestante la solidità dei sistemi di gestione della security della catena di approvvigionamento, per prevenire i rischi che interessano merci, consumatori finali e comunità.

La competenza è stata attribuita con particolare riferimento alla certificazione ISO 28000, una norma internazionale che prevede la definizione di procedure per la gestione e il monitoraggio della supply-chain, dalla fornitura di materie prime alle operazioni logistiche, con l’obiettivo di controllare tutte le fasi in cui un prodotto è esposto a eventuali minacce.

Danneggiamenti, sabotaggi, contraffazione con danni reputazionali per le aziende produttrici, ma anche rischi potenziali per la salute dell’utente finale, fanno parte di una lunga lista di pericoli che incombono sui prodotti di consumo. E nell’elenco dei pericoli rilevanti sotto il profilo della security figura ovviamente anche il rischio terrorismo.

La certificazione ISO 28000 che Bureau Veritas Italia è da oggi autorizzata a rilasciare, unico fra gli Enti di Certificazione sotto accreditamento Accredia, prevede un esame dettagliato delle procedure applicabili per presidiare l’intera supply-chain di un’organizzazione, con un focus particolare sui processi logistici.

La certificazione sulla security della catena logistica assume oggi un’importanza strategica determinante, specie per le aziende che operano in uno scenario globale, che acquisiscono o realizzano componenti del loro prodotto in Paesi lontani, distribuendoli con differenti mezzi di trasporto fino a giungere al rivenditore e quindi al consumatore finale.
ISO 28000 promuove l’adozione di un insieme di procedure e best practices da sottoporre a costante verifica sia per intercettare tempestivamente i rischi che interessano la catena di fornitura, che per mitigarli, con azioni mirate. È quindi uno strumento di grande utilità per la gestione della security, sia per le aziende produttrici, che per operatori logistici e retailer.

Source: trasporti italia general

Lucca: tir contro un'abitazione, tre feriti

Un camion si è schiantato contro un’abitazione. Dopo uno scontro con un’auto il mezzo è finito contro la casa. L’incidente, che ha provocato tre feriti, si è verificato questa mattina, intorno alle 5, in via Pesciatinia a Gragnano nel comune di Capannori (Lucca).

Le persone all’interno dell’abitazione non sono rimaste ferite, ma l’edificio è stato immediatamente evacuato per le gravi lesioni strutturali riportate. I vigili del fuoco di Lucca sono al lavoro dall’alba di oggi per rimuovere il tir e liberare la strada, che è stata chiusa al traffico.

Sul posto anche i carabinieri per i rilievi e la ricostruzione della dinamica dell’incidente, il personale medico del 118 che ha preso in carico i tre feriti e li ha trasportati all’ospedale di Lucca, e il personale dell’azienda del gas, che ha provveduto alla chiusura di alcuni contatori.

Source: trasporti italia

Scatola nera alterata, multa da 1740 euro e sospensione della patente per un camionista

Per nascondere ai controlli eventuali sforamenti dei tempi di guida e di riposo, aveva alterato la scatola nera del suo camion ma è stato scoperto dagli agenti della polizia municipale di Lucca. L’attenzione delle forze dell’ordine è stata richiamata dagli allestimenti del mezzo che risultavano eccessivamente vistosi ed appariscenti.

L’uomo è stato multato per 1740 euro e gli è stata sospesa temporaneamente la patente. Gli agenti hanno notato che sulla scheda del conducente non c’era alcuna traccia di errore sui tempi di guida e riposo, fatto estremamente raro. Per questo sono stati condotti alcuni test sull’assorbimento e resistenza elettrica degli apparati elettronici del tachigrafo del camion dai quali sono emersi valori completamente fuori scala rispetto a quelli attesi, confermando l’ipotesi che l’apparecchiatura del mezzo potesse essere alterata.

Ben nascosto sotto un vano portaoggetti è stato trovato, un sofisticato e costoso impianto di alterazione del tachigrafo, che consentiva all’autista di far apparire fermo il mezzo quando in realtà stava viaggiando. L’impianto è stato quindi sequestrato.

Source: trasporti italia

FerCargo Terminal: Francesco Pagni è il presidente dell’associazione

Francesco Pagni è stato eletto Presidente di FerCargo Terminal. Il segretario generale dell’associazione è Giuseppe Rizzi. Lo ha stabilito l’assemblea eleggendo il Comitato esecutivo.

Gli aderenti all’associazione che rappresenterà le istanze dei terminali e dei raccordi ferroviari sono: ARS service srl, Cargo Docks srl, CFI Intermodal srl, Hupac spa, Lugo Terminal spa, Quadrante Servizi srl. Queste rappresentano 11 terminali ferroviari.

L’Assemblea ha discusso inoltre alcune delle principali azioni da svolgere per l’anno 2020, fra cui: l’ampliamento della base associativa, le tematiche relative l’infrastruttura ferroviaria, le connessioni ai principali corridoi ferroviari, l’attività di manovra ferroviaria nell’ultimo miglio, e infine la necessaria cooperazione con tutti gli stakeholders associativi nazionali ed internazionali, questi ultimi indispensabili per la risoluzione delle criticità che il mondo dei terminal ferroviari affronta quotidianamente.

FerCargo Terminal completa il progetto del Forum FerCargo, costituito da: FerCargo, FerCargo Manovra, FerCargo Rotabili e FerCargo Terminal. Lo stesso per il momento rappresenta oltre 50 imprese operanti nel trasporto ferroviario delle merci.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto: emissioni di CO2 da benzina e gasolio in calo di quasi 1 milione di tonnellate

Nel 2019 le emissioni di CO2 da benzina e gasolio per autotrazione sono calate di quasi 1 milione di tonnellate (962.856 tonnellate, per la precisione) rispetto al 2018.

Nello scorso anno le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono state pari a 97.845.301 tonnellate; nel 2018 tali emissioni erano state di 98.808.157 tonnellate.

Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro sulla base dei dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico sui consumi di carburante.

Dall’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro emerge inoltre che nel 2019 le emissioni derivate dall’uso di benzina sono aumentate di 12.768 tonnellate, ma tale crescita è stata più che compensata dal calo delle emissioni di CO2 derivate dall’uso di gasolio per autotrazione, che sono diminuite di 975.624 tonnellate.

Source: trasporti italia

Autotrasporto: ampliati gli obblighi di qualificazione per i conducenti

Novità in materia di formazione conducenti che operano nel trasporto merci. Il Consiglio dei Ministri ha recepito una direttiva Ue che amplia gli obblighi di qualificazione, prima previsti solo per i conducenti che effettuavano professionalmente trasporto di persone e di cose su veicoli per la cui guida è richiesta la patente delle categorie C1, C, C1E, CE, D1, D, D1E, DE, eliminando il riferimento all’attività di guida professionale ed estendendo così gli obblighi a tutti i conducenti di veicoli la cui guida richieda le patenti citate.

Il decreto legislativo approvato in esame preliminare dal Consiglio, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Mcheli, recepisce la direttiva (UE) 2018/645 di modifica della direttiva 2003/59/CE sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri e della direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida.

Inoltre, il decreto prevede che gli Stati membri si scambino reciprocamente le informazioni in materia di qualificazione dei conducenti tramite specifica rete informatica e determina la cadenza periodica dei corsi di formazione necessari per mantenere le abilitazioni conseguite.

Source: trasporti italia

Gruppo Grimaldi: arriva la Grande Houston, nuova ro-ro per il servizio Mediterraneo-Nord America

La Grande Houston è la nuova ro-ro (trasporto auto e merci rotabili) del Gruppo Grimaldi: è la terza delle sette navi commissionate al cantiere cinese Yangfan di Zhoushan. Verrà impiegata sul servizio settimanale Mediterraneo-Nord America dal prossimo marzo.
“L’ingresso in flotta della Grande Houston rappresenta un ulteriore passo in avanti in direzione di una flotta sempre più giovane, efficiente ed ecosostenibile”, ha dichiarato l’amministratore delegato del Gruppo Emanuele Grimaldi.

Lunga 199,90 metri e larga 36,45 metri, la Grande Houston ha una stazza lorda di 65.255 tonnellate e una velocità di crociera di 19 nodi. La nave batte bandiera italiana ed è tra le ro-ro più grandi sul mercato: può trasportare circa 7.600 Ceu (Car Equivalent Unit) o in alternativa 5.400 metri lineari di merce rotabile e 2.737 Ceu. Si tratta di una nave estremamente flessibile: con i suoi quattro ponti mobili la Grande Houston può imbarcare qualsiasi tipo di carico rotabile (camion, trattori, autobus, scavatrici, ecc.) fino a 5,3 metri di altezza. Inoltre, la nave è dotata di due rampe d’accesso, una laterale ed una di poppa, quest’ultima in grado caricare unità di carico fino a 150 tonnellate di peso. Grazie alla configurazione dei vari ponti ed al sistema di rampe interne, il rischio di danni durante l’imbarco/sbarco delle unità rotabili è ridotto al minimo.

Sistemi e dispositivi all’avanguardia permettono alla Grande Houston di raggiungere un’elevata efficienza energetica e di abbattere le emissioni nocive. La nave è dotata di un motore Man Energy Solutions a controllo elettronico, come richiesto dalle nuove normative per la riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx), nonché di un sistema di depurazione dei gas di scarico per l’abbattimento delle emissioni di ossido di zolfo (SOx). Infine, rispetta le più recenti normative in termini di trattamento delle acque di zavorra.

Source: trasporti italia general

Porti del Veneto: indotto da 21 miliardi di euro con oltre 92mila occupati

Tra produzione diretta, indiretta e indotto, il sistema portuale veneto pesa per 21 miliardi di euro di cui: 11,7 miliardi di produzione diretta, 7 miliardi di produzione indiretta e 2,3 miliardi di indotto, equivalente alla produzione generata dai consumi delle retribuzioni lorde percepite dalla forza lavoro coinvolta. Circa 10,6 miliardi della produzione totale rimangono nella città metropolitana, 3,9 nel resto del Veneto e i rimanenti 6,4 nel resto del Paese.
I risultati si evincono dallo studio “L’impatto economico e sociale del sistema portuale veneto”, realizzato da Centro Studi Sintesi e Smart Land per l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale e Camera di Commercio di Venezia Rovigo e presentato a Porto Marghera nella Venezia Heritage Tower con il supporto di Unioncamere Veneto e il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il posizionamento del sistema portuale veneto, comprendente i porti di Venezia e di Chioggia, nei diversi ambiti operativi e rispetto ai competitor nazionali ed europei, appare decisamente rilevante se si considera che Venezia è il primo home port crocieristico nazionale con 1,56 milioni di passeggeri movimentati e il porto di Chioggia, nel settore della pesca, è secondo solo a Mazara del Vallo grazie alle 16,788 tonnellate di pescato e alle oltre 5,5 migliaia di tonnellate di stazza complessiva della flotta peschereccia. Tra i porti mercantili, lo scalo veneziano risulta settimo a livello nazionale grazie alle oltre 26 milioni di tonnellate di merci movimentate.

Il sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale dimostra una spiccata vocazione di porto multi-purpose, dove nessun ambito prevale sull’altro in modo rilevante e dove la filiera agroalimentare si affianca a quelle siderurgica, chimica, energetica, commerciale, turistica e a quella della pesca. La multifunzionalità è sinonimo di flessibilità e rappresenta un valore aggiunto rilevante, poiché consente agli scali di Venezia e Chioggia di assorbire i cambiamenti repentini e imprevedibili dell’economia, orientando le priorità ora su uno ora sull’altro settore in funzione della congiuntura più o meno favorevole.

L’indagine dimostra anche come la vocazione multi-purpose del porto abbia accompagnato e sostenuto la crescita del territorio e delle sue imprese: nei settori analizzati, i flussi in ingresso al porto risultano strettamente funzionali al territorio regionale e al Nordest, aree per le quali il porto è una primaria fonte di alimentazione, tanto che le stesse aree coincidono con le destinazioni finali della quasi totalità delle merci movimentate dal sistema portuale. Ne consegue che il venir meno della funzionalità del porto provocherebbe danni consistenti all’intero sistema economico locale e regionale. Emerge, inoltre, come rilevante l’opportunità di includere il sistema portuale all’interno delle prossime scelte strategiche regionali sia in termini infrastrutturali sia economici.

L’analisi del tessuto produttivo di riferimento consente di ricostruire l’area gravitazionale del sistema portuale dal punto di vista dei livelli di produzione e occupazione generati. È dunque possibile quantificare in 1.260 le aziende direttamente impiegate a Venezia e in 322 le aziende impiegate a Chioggia, per un totale di 21.175 addetti. Le aziende coinvolte dal porto di Venezia sviluppano un valore di produzione diretto di 6,6 miliardi di euro, pesando per il 27% sull’economia comunale e per il 13% su quella metropolitana.

Misurando anche l’indotto, l’impatto economico totale è quantificabile in 92.284 posti di lavoro, il 61% registrati nell’ambito metropolitano, il 13% nell’ambito regionale al di fuori della città metropolitana e il 26% in Italia al di fuori del Veneto.

Source: trasporti italia general

Confartigianato Trasporti: dossier europei cruciali per il settore. Sul tavolo, Brennero e Brexit

Confartigianato Trasporti ha partecipato alla riunione di consultazione “tecnica” sui dossier europei sul Trasporto internazionale, convocata al ministero Infrastrutture e Trasporti. Il confronto tra le parti ha riguardato Brennero – Misure austriache, la Brexit e il Noleggio” (MP 1).

Brennero. In riferimento ai divieti imposti dall’Austria Confartigianato Trasporti denuncia che la questione ha una notevole rilevanza per le imprese italiane coinvolte nell’export verso la Germania ed il centro-nord Europa che subiscono un aggravio di costi e rallentamenti negli scambi. Il ministero ha riferito che sta agendo affinché intervenga la Commissione Europa per promuovere una azione giudiziaria nei confronti dell’Austria.

Brexit. L’Italia – sottolinea Confartigianato – si tiene pronta ad intraprendere la strada dei negoziati bilaterali sulle materie che non formeranno oggetto di accordo a livello UE. In particolare in materia di trasporti internazionali sono da definire i temi del numero delle autorizzazioni complessive e le modalità di rilascio, la gestione dei transiti da e verso l’Irlanda, la definizione delle condizioni di reciprocità nella determinazione degli standard, tra cui tempi di guida, velocità, sicurezza e qualità.
Sul fronte delle misure legate alla concorrenza, l’Italia (ma sembrerebbe a livello UE) ha intenzione di non consentire il cabotaggio, trattando il Regno Unito come Paese terzo a tutti gli effetti e non garantendo, quindi, le regole di libera circolazione delle merci nei termini vigenti sino ad ora.

Noleggio. Il Ministero ha informato sullo stato dell’arte del negoziato per la direttiva sul noleggio di mezzi nel trasporto internazionale sotto la Presidenza Croata e delle diverse ipotesi di opzione nella “liberalizzazione” dell’impiego di veicoli a noleggio che comunque potrà mantenere un sistema a controllo numerico e contingentato, pur prevedendo l’eliminazione di alcuni vincoli.
Confartigianato Trasporti, pur dichiarando la posizione favorevole ad una parziale apertura, ha ribadito la necessità che l’entrata in vigore sia subordinata alla introduzione dei controlli informatici previsti con il nuovo cronotachigrafo intelligente.

Source: trasporti italia

Logistica: Raben Group amplia la sua rete in Germania e Bulgaria. Oltre 130 magazzini in Europa

Raben Group si conferma uno dei protagonisti europei nel settore dei trasporti e della logistica, chiudendo il 2019 con importanti investimenti. Durante l’anno ha acquistato la Sittam e firmato un accordo di acquisto con Family Ehrig per acquisire il 50% delle proprie azioni in Fenthol ‘ Sandtmann, in Germania, tra cui FKL ‘ Kraftverkehr Ehrig.

Grazie all’accordo con Fenthol ‘ Sandtmann, il Gruppo è in grado di soddisfare in modo più efficace le aspettative dei clienti offrendo una rete di trasporto efficiente basata su 34 filiali in Germania.

A novembre 2019 il gruppo ha anche aperto il suo primo magazzino a Sofia ampliando la propria presenza nella parte sud-orientale dell’Europa. Parte della strategia di Raben Logistics Bulgaria in questo mercato, sarà quello di svilupparsi in modo da coprire tutto il paese, fornendo servizi di distribuzione nazionale e internazionale (LTL, FTL). Il progetto è quello di creare importanti collegamenti internazionali con paesi come Germania, Romania, Italia, Polonia o Ungheria, dove il Gruppo ha già le proprie filiali. Con l’apertura della Germania e della Bulgaria, Raben Group è oggi presente in 13 paesi con più di 130 magazzini in tutta Europa.

“Il 2019 è stato un anno significativo per Raben Group – spiega Mr. Wojciech Brzuska Managing Director di Raben Sittam – le due novità rientrano nella nostra strategia di crescita in costante attuazione. Le aperture in nuovi mercati e il potenziamento della nostra presenza in altri rappresentano grandi opportunità anche per Raben Sittam e i nostri clienti italiani”.

Source: trasporti italia general

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