Bari: nuovo porto commerciale di Molfetta, lavori per 26mln di euro

“Finalmente il porto torna alla sua città”. Con queste parole il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha annunciato la ripresa dei lavori del nuovo porto commerciale che in 820 giorni vedranno il completamento della banchina a Nord-Ovest e del molo di sopraflutto, una diga realizzata all’ingresso del porto.

“Una diga foranea di 650 metri lineari che andrà a chiudere l’imboccatura del porto realizzata principalmente con materiale da cava”, ha spiegato Patrick Atena direttore tecnico della Cmc, cooperativa muratori e cementisti di Ravenna, azienda capofila dell’associazione temporanea di imprese che eseguirà i lavori, dal costo complessivo di 26 milioni di euro e che procederanno in contemporanea con le attività di dragaggio del porto e di eliminazione degli ordigni bellici, che proseguiranno.

“Al termine dei lavori – ha proseguito il sindaco – Molfetta diventerà una importante area logistica al servizio del trasporto merci via mare di tutta l’area del Nord Barese”. La banchina a Nord-Ovest consentirà l’ormeggio alle navi e da lì i Tir proseguiranno il trasporto delle merci alla zona industriale senza passare dal centro cittadino. E’ stata infatti sottoscritta una convenzione Anas-Comune di Molfetta per realizzare una rotatoria nell’asta di collegamento tra il nuovo porto commerciale e la zona industriale.

“Con il porto commerciale – ha concluso Minervini – si riavvia anche la ripresa dei grandi insediamenti produttivi in città: già abbastanza cospicui, alla luce di questi lavori ci sono importanti richieste di insediamento industriale che riscriveranno la storia socioeconomica del territorio”.

Source: trasporti italia general

Camion: pubblicati i calendari dei divieti di circolazione 2020 nei Paesi Ue e non Ue

L’IRU ha pubblicato i calendari dei divieti di circolazione per i veicoli pesanti attivi in alcuni Paesi Ue e non Ue.

Ecco un elenco riepilogativo elaborato dall’associazione Anita:

PAESI CON DIVIETI NAZIONALI DI CIRCOLAZIONE
Austria – Bulgaria – Croazia – Francia – Germania – Grecia – Lussemburgo – Polonia –
Repubblica Ceca – Romania – Slovacchia – Slovenia – Spagna – Svizzera – Ungheria.

PAESI SENZA DIVIETI NAZIONALI DI CIRCOLAZIONE
Albania – Armenia – Azerbaijan – Belgio – Bielorussia – Bosnia-Erzegovina – Cipro –
Danimarca – Estonia – Federazione russa – Finlandia – Georgia – Giordania – Iran – Irlanda –
Israele – Kazakhstan – Kirghizistan – Kosovo – Kuwait – Lettonia – Lituania – Macedonia –
Marocco – Moldavia – Montenegro – Norvegia – Paesi Bassi – Serbia – Svezia – Tajikistan –
Tunisia – Turkmenistan – Ucraina – Uzbekistan.

PAESI CON DIVIETI LOCALI/PARTICOLARI DI CIRCOLAZIONE
Gran Bretagna – Portogallo – Turchia.

I calendari, disponibili sul sito Conftrasporto, sono in continuo aggiornamento.

Source: trasporti italia

Confetra Liguria chiede il raddoppio della linea ferroviaria La Spezia-Parma

Collegare il Tirreno al Brennero e quindi garantire alle merci un corridoio ferroviario preferenziale che assicurerebbe efficienza, competitività e non inquinamento, costerebbe al sistema Paese quanto un anno di sovvenzioni erogate all’Alitalia.
Il presidente di Confetra Liguria ripropone il tema della ferrovia Pontremolese, in quanto opera strategica per il sistema Paese.

“Troppo spesso – afferma Laghezza – il nostro Paese perde il senso delle proporzioni, e specialmente delle priorità, con il risultato di sperperare denaro pubblico e dimenticare quelli che sarebbero i reali doveri di uno Stato moderno”.

“La linea Pontremolese – prosegue Laghezza – era considerata strategica già nel 1860 da Cavour, che riteneva indispensabile per il nascente Stato italiano un collegamento che connettesse il porto di La Spezia con Parma e quindi con la Pianura Padana, già allora ipotizzando una prosecuzione verso il Brennero. Ma ciò non ha impedito alla Pontremolese di precipitare nel buco nero delle grandi incompiute con un progetto di raddoppio che risale al 1980 e che avrebbe dovuto trasformare una linea ottocentesca, con binario unico e pendenze inconcepibili per le moderne ferrovie, in una tratta ferroviaria efficiente per merci e container e importante anche in chiave turistica”.

Da alcuni mesi si sono riaccesi i riflettori su questa opera infrastrutturale dimenticata. “Opera – prosegue il Presidente di Confetra Liguria – che caso unico forse nel panorama delle infrastrutture progettate, programmate o in fase di lenta realizzazione, gode del consenso unanime non solo dei territori e delle città direttamente interessate, ma anche del sostegno corale del mondo economico e del pianeta ambientale, che vedono in questa linea ferroviaria l’unica risposta anche per rendere eco-compatibili i trasporti da e per il porto di La Spezia“.

Secondo le ultime stime, la ferrovia Pontremolese, oggi a binario unico e con pendenze e tempi di percorrenza ottocenteschi, costerebbe per completare il doppio binario nei 64 chilometri mancanti e realizzare la galleria di valico, 2,2 miliardi di euro. E sempre secondo stime recentissime Alitalia è già costata allo Stato qualcosa come 10,5 miliardi di Euro e ogni anno pesa sul bilancio pubblico per oltre 500 milioni di euro.

“Per la ferrovia Pontremolese – continua Laghezza – non esiste uno stanziamento a bilancio, anche se il rapporto costi benefici indotti sull’economia italiana, sulla portualità, sul turismo e sulla difesa dell’ambiente eccederebbero ampiamente il valore dell’investimento. Per l’Alitalia si prosegue per default da un aumento di capitale all’altro. Non è forse venuta l’ora di preferire a una compagnia di bandiera una vera, reale e concreta strategia di bandiera che si ponga come obiettivo il rilancio del nostro Paese?”.
“Personalmente – conclude il Presidente di Confetra Liguria – ritengo che il nostro territorio meriti di più e mi aspetto da tutte le istituzioni, centrali e locali, uno scatto di orgoglio, per riportare la Pontremolese al centro dei corridoi europei e per mobilitare le risorse necessarie ad un pronto avvio dei lavori. Qualsiasi altra soluzione è un compromesso al ribasso, utile forse nell’immediato, ma senza prospettiva per il futuro. Attendiamo dalla politica segnali chiari in questa direzione il che significa liberare subito la Pontremolese dai lacci che l’hanno imprigionata nella lista delle opere di secondo livello, quelle che sarebbero importanti, ma non prioritarie”.

Source: trasporti italia general

Terminal Genova Prà: inaugurato il secondo binario di accesso

Inaugurato presso il terminal PSA di Genova Prà il secondo binario ferroviario di collegamento tra il Terminal e lo scalo di Genova Prà Mare di RFI.
L’infrastruttura è stata realizzata da Rete ferroviaria Italiana ed Italferr – società del Gruppo FS Italiane – in coordinamento con le imprese appaltatrici e con la piena collaborazione di Autorità Portuale, PSA e tutti gli operatori ferroviari con un investimento economico di circa 30 milioni di euro.

L’inaugurazione riguarda il primo degli interventi previsti dal piano del ferro per il porto di Genova, definito da AdSP e RFI per il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie dei bacini di Prà e Sampierdarena. Si tratta della sistemazione della radice lato levante di Voltri Mare e del raddoppio dell’ingresso al terminal PSA.

Le attività ora proseguono fino al completamento, attualmente previsto a dicembre 2020, dei due nuovi binari dello scalo che diventeranno sei dagli attuali quattro, del passaggio a livello di separazione tra i movimenti ferroviari e quelli stradali, del nuovo varco doganale e dell’adeguamento dei sistemi di segnalamento. A seguire, è previsto l’ampliamento del fascio merci e l’allungamento dei binari a 750 metri.
Il doppio collegamento del terminal PSA e la nuova configurazione dello scalo consentiranno il raddoppio della capacità di movimentazione, garantendo un incremento della capacità complessiva dello scalo assecondando così la crescente domanda di traffico, attuale e futura e superando definitivamente una criticità infrastrutturale che storicamente ne limitava i traffici merci.

Il nuovo collegamento tra il terminal PSA e la stazione di RFI è sinergico rispetto agli investimenti già realizzati da PSA Genova Pra’ nonché a quelli previsti per l’imminente futuro, che prevedono l’acquisto e l’installazione di due nuove gru ferrate al servizio del parco ferroviario.
Il terminal ferroviario PSA Genova Prà, direttamente collegato al piazzale di stoccaggio e alla banchina del terminal container, ha una capacità attuale di 120 treni la settimana ed è collegato a tutte le principali destinazioni nazionali del Nord Est (Padova, Verona, Reggio Emilia e Rubiera) e Nord Ovest (Rivalta Scrivia e Milano), nonché con la Svizzera e l’Europa Centrale (Basilea) mediante un servizio operato direttamente da PSA Genova Prà.

Source: trasporti italia general

Indra, Report Smart Roads: un mercato di oltre 30 miliardi di dollari nel 2022

La mobilità del futuro sarà caratterizzata da connettività delle infrastrutture, uso dei big data e intelligenza artificiale. Strumenti che trasformeranno le strade in ecosistemi intelligenti, miglioreranno l’esperienza del viaggiatore, contribuiranno alla riduzione delle emissioni di CO2 ed elimineranno gli incidenti stradali. È quanto si evince dal Report sui Trends dei Trasporti (Rapporto ITT) Smart Roads presentato da Indra, una delle principali società globali di consulenza e tecnologia e leader mondiale nella smart mobility.

Smart roads

Le strade intelligenti genereranno – si stima nel report – un mercato di oltre 30 miliardi di dollari nel 2022. Internet of Things (IoT), Big Data e Artificial Intelligence, insieme a tecnologie come 5G e Edge Computing, Blockchain, BIM (Building Information Modeling), droni e Distributed Acoustic Sensing (DAS) rivoluzioneranno il settore del traffico stradale guidandolo verso nuovi modelli di sfruttamento delle infrastrutture.

Traffico intelligente

La mobilità del futuro prevede nuove piattaforme IoT in grado di integrare tutti i sistemi di trasporto intelligenti (ITS), la Edge Computing con comunicazioni a bassa latenza tra dispositivi con un crescente livello di intelligenza localizzata, nonché sistemi cooperativi di trasporto intelligente C-ITS, che consentono ai veicoli di comunicare tra loro e con l’infrastruttura.

I big data e gli algoritmi intelligenti incorporati su queste nuove piattaforme saranno in grado di integrare e analizzare i dati forniti da tutti questi sistemi e altre diverse fonti per prevedere il traffico futuro o la probabilità di incidenti fino a due ore in anticipo, contribuendo a mitigare il traffico e altri effetti negativi, come il consumo di carburante e le emissioni di CO2, che possono essere ridotti del 6%. I big data e l’intelligenza artificiale contribuiranno anche a migliorare la gestione delle risorse fino al 50% e la manutenzione preventiva delle infrastrutture stradali, riducendo il rischio di incidenti.

Le nuove piattaforme IoT insieme ai progetti di pricing e pedaggio risponderanno poi alla sfida di prevedere, canalizzare e ordinare il crescente traffico stradale di passeggeri e merci, soprattutto nelle città, riducendo anche la congestione e l’impatto ambientale. I sistemi intelligenti di pay per use con pedaggi dinamici e prezzi variabili consentono – si sostiene nel report – la gestione e l’ottimizzazione del traffico in base alla domanda e promuovono una mobilità più sostenibile, favorendo l’uso di veicoli meno inquinanti.

Veicolo autonomo integrato

Il Report sottolinea come questo nuovo ecosistema connesso e partecipativo sarà alla base dello sviluppo della guida autonoma.

La strada verso una guida autonoma richiede una pianificazione strategica coordinata con le altre modalità di trasporto attraverso i piani di mobilità urbana sostenibile (SUMP).

Di fronte al dibattito sul modello di connettività più appropriato, gli esperti dell’azienda dichiarano nel Report che il futuro potrebbe essere in una soluzione ibrida che garantisca una comunicazione continua e in cui tutti i sistemi potranno dialogare: comunicazioni a corto raggio (ETSI ITS-G5) servirebbero per situazioni specifiche, ad esempio all’interno di tunnel o in prossimità di incidenti, e le comunicazioni basate sulla tecnologia cellulare (4G, LTE e la futura rete 5G) genererebbero informazioni sull’intera infrastruttura con largo anticipo.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto, sgominata banda che rapinava camion con metodi militari

Sgominata in Puglia banda che rapinava Tir, nell’ambito di una operazione partita in seguito a due rapine, lo scorso febbraio, ai danni di camion che trasportavano sigarette.

Le indagini hanno svelato anche legami tra la criminalità delle province di Foggia e Barletta-Andria-Trani e portato all’arresto di otto persone con l’accusa è di rapina aggravata, sequestro di persona e ricettazione.

Secondo quanto accertato dai militari, la banda aveva un’organizzazione paramilitare e usava anche armi da guerra. Ogni colpo era preparato minuziosamente: utilizzate auto di grossa cilindrata che venivano rubate e incendiate dopo le rapine e potenti disturbatori di frequenza per interdire le comunicazioni e l’uso degli antifurti satellitari Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Trani, i carabinieri hanno sventato un assalto a un portavalori, recuperato un kalashnikov con munizioni calibro 7.62, un fucile calibro 12, un fucile a canne mozze con matricola abrasa, una striscia chiodata e un Fiat Ducato rubato.

“Il materiale rapinato – spiega il comandante provinciale dei carabinieri di Bari, colonnello Fabio Cairo– veniva immesso sul mercato clandestino destinato a un certo tipo di clientela. È ovvio che i guadagni servono per far vivere questi gruppi criminali”.

Source: trasporti italia

Esportazione all’estero di veicoli: nuove disposizioni dalla Motorizzazione

Arrivano nuove disposizioni dalla Direzione Generale per la Motorizzazione in merito alla definitiva esportazione all’estero di veicoli. Lo ha comunicato l’associazione Anita.

Per la definitiva esportazione all’estero di veicoli, l’intestatario o l’avente titolo è tenuto a chiederne preventivamente la cancellazione dall’ANV e dal PRA, restituendo le targhe e la carta di circolazione. La cancellazione può essere disposta solo a condizione che il veicolo sia stato sottoposto a revisione, con esito positivo, in data non anteriore a sei mesi rispetto alla data di richiesta di cancellazione.

Dal 1° gennaio 2020 sono venute meno le disposizioni che consentivano di effettuare la cancellazione dei veicoli entro 60 giorni dalla loro esportazione, fornendo prova dell’avvenuta reimmatricolazione all’estero o comunque della loro effettiva esportazione. La norma persegue finalità volte alla salvaguardia di interessi di ordine pubblico e di tutela ambientale ed essa si applica a tutte le ipotesi di esportazione, sia verso i Paesi UE sia verso Stati non-UE, compresa la fattispecie che il veicolo venga trasportato oltre confine su veicolo bisarca o veicolo comunque idoneo.

Per dirimere alcune incertezze applicative segnalate al MIT, sono stati forniti i seguenti chiarimenti:
A) Regime applicabile ai veicoli esportati entro il 31 dicembre 2019. Per i veicoli già esportati entro il 31 dicembre 2019, debbono ritenersi ancora applicabili le disposizioni e le procedure in vigore in quel momento (istruzioni ACI impartite ai sensi del previgente art. 103, comma 1, Cds).

B) Regime applicabile ai veicoli esportati a decorrere dal 1° gennaio 2020. Per i veicoli esportati a decorrere dal 1° gennaio 2020, la richiesta di cancellazione deve
essere presentata prima della effettiva esportazione del veicolo. In tal caso, se il veicolo è stato sottoposto a revisione da oltre sei mesi, il veicolo stesso va nuovamente sottoposto a controllo tecnico, ancorché la revisione precedente sia ancora in corso di validità. In considerazione del complessivo assetto normativo, è da ritenere che il veicolo non debba essere sottoposto, ai fini di esportazione, a nuova revisione se: è già stato sottoposto a visita e prova (art. 75 c.d.s.) in data non anteriore ai sei mesi rispetto alla data di richiesta di cancellazione per esportazione; non è ancora scaduto il termine per la sottoposizione alla prima revisione rispetto alla data di prima immatricolazione.

Inoltre, in considerazione di quanto disposto dall’art. 80, comma 7 del Cds, non deve essere pendente una segnalazione, da parte degli Organi di polizia stradale, circa la sicurezza del veicolo per la circolazione su strada, avendo subito gravi danni nel corso di un incidente, né a maggior ragione un provvedimento di revisione singola adottato dall’UMC. In tale ipotesi, la cancellazione può essere disposta solo a condizione che la revisione singola abbia esito regolare.

C) Casi particolari. Indipendentemente dalla data di effettiva esportazione all’estero, la cancellazione deve sempre essere disposta, senza obbligo di revisione, quando:
– il veicolo sia stato demolito all’estero e l’interessato produce, unitamente alla richiesta di cancellazione, copia della documentazione estera attestante l’avvenuta demolizione; – debba essere eseguita una sentenza di accertamento della perdita di possesso del veicolo in capo al soggetto che nell’ANV e nel PRA ne risulta proprietario.

Source: trasporti italia

Crociere: attesi 32 mln di passeggeri. Frena il Mediterraneo, boom del Medio Oriente

Il 2020 promette cifre record nel mondo delle crociere. Previsti 32 milioni di croceristi (a fronte dei 30 milioni del 2019 e dei 28,5 del 2018) secondo Clia, l’associazione internazionale dell’industria crocieristica.

“Il vento sta cambiando, nonostante un inizio difficile, in salita – spiega Matteo Lorusso, system administrator ‘ social media manager di Ticketcrociere l’agenzia di viaggi leader in Italia nella vendita di crociere online – Il gap iniziale di gennaio è stato colmato in pochi giorni e i numeri sono in crescita rispetto a gennaio 2019: passeggeri al +12% e cabine prenotate al +9%”.

Tra le mete scende del 7% il Mediterraneo, con il 57% del totale delle preferenze, e crescono nuove destinazioni come il Medio Oriente (+48%) e tornano in auge i Caraibi al +16%. Nord Europa riscuote il 10% delle preferenze quasi alla pari con il Medio, il 3% ha scelto le Canarie e un altro 3% l’Oriente; il 2% dei passeggeri italiani andrà invece in Sud America; l’1% toccherà gran parte di queste destinazioni con il giro del mondo; infine Sud Africa (0,5%) e Nord America (0,5%).

Il settore è vivace e di sicuro ci darà soddisfazioni anche quest’anno, ma una riflessione va fatta – aggiunge Lorusso – le navi che solcano il nostro mare (e non solo) sono aumentate e adesso deve crescere in maniera considerevole anche il numero complessivo dei crocieristi italiani, non si può contare solo sui repeater. La sfida delle compagnie di crociera, e anche nostra ovviamente, è intercettare nuovi pubblici, spostare fette di mercato”.

Source: trasporti italia general

Limitazioni A14: ecco i percorsi alternativi suggeriti da Vaibilità Italia

Un tavolo per individuare soluzioni per alleggerire i disagi viabilistici lungo la SS16 per la popolazione del teramano e del pescarese, sorti a causa dei provvedimenti di limitazione della circolazione sulla A14, con restringimenti della carreggiata in corrispondenza del Viadotto Cerrano.

Questo l’obiettivo dell’incontro di Viabilità Italia, richiesto dalla Prefettura di Teramo, a cui hanno partecipato i rappresentanti di Confartigianato Trasporti e delle Prefetture abruzzesi, marchigiane e pugliesi.

Ecco gli itinerari alternativi suggeriti.

Dopo le prese di posizione delle scorse settimane di Confartigianato Trasporti e delle tre regioni Abruzzo, Marche e Puglia in maniera congiunta, è stato espresso il forte malcontento per le gravi ripercussioni che l’emergenza A14 sta avendo sulla normale operatività delle imprese dell’autotrasporto.

“Questa riunione rappresenta una prima occasione di ascolto degli operatori volta alla ricerca di opzioni condivise per garantire la mobilità di merci e persone che possa scongiurare il blocco totale della viabilità stradale“, ha scritto Confartigianato Trasporti in una nota.

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Conftrasporto chiede l'intervento dell'Ue sui divieti dell'Austria

Il presidente di Conftrasporto Fabrizio Palenzona, il vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, e il direttore generale della DG Trasporti della Commissione europea, Henrik Hololei si sono incontrati oggi per discutere alcune questioni calde per il settore autotrasporto.

In primo luogo, la richiesta all’Unione europea di un’azione contro le restrizioni ai trasporti decise dall’Austria lungo il Brennero, ma anche la sostenibilità dei trasporti e il Green deal della Commissione Ue.

“Conftrasporto ha rappresentato l’esigenza che da parte della Commissione non si dia la possibilità di violare il principio di libera circolazione delle merci e delle persone” al Brennero, ha dichiarato Uggè al termine dell’incontro.

“Conftrasporto ha assicurato che fornirà i dati alla Commissione per meglio puntualizzare la potenzialità del trasporto ferroviario austriaco, oggi non in grado in alcun modo di garantire l’esigenza del volume delle merci che transitano nel paese”, ha sottolineato il vicepresidente.

Source: trasporti italia

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