Trasporto merci, sul podio i minerali metalliferi e altri prodotti di miniere e cave

Quali sono le merci più trasportate in Italia? Secondo un’elaborazione del Centro Studi Continental, sulla base dei dati più recenti resi noti dall’Istat (che si riferiscono al 2018), i minerali metalliferi e altri prodotti delle miniere e delle cave con il 17% sono la merce più trasportate dagli autocarri immatricolati in Italia.

Al secondo posto con il 12,3% ci sono i prodotti alimentari, bevande e tabacchi. Seguono le “materie prime e secondarie, rifiuti urbani e altri rifiuti” (11,8%), “altri prodotti dalla lavorazione di minerali non metalliferi” (11,7%), “metalli e manufatti in metallo” (7,6%), “prodotti dell’agricoltura, della caccia, della silvicoltura e della pesca” (6,4%), legno e prodotti in legno, articoli di paglia e carta” (4,5%), “coke e prodotti petroliferi raffinati” (4,3%), “prodotti chimici, articoli in gomma e in materie plastiche (3,6%), “attrezzature e materiali utilizzati nel trasporto di merci” (1,8%), “mezzi di trasporto” (1,6%), “carboni fossili e ligniti, petrolio greggio e gas naturale” (1,1%), “posta e pacchi” (1%) e “macchine ed apparecchi meccanici” (1%).

Agli ultimi posti della classifica, con una percentuale inferiore all’un per cento, si collocano “mobili ed altri manufatti” (0,9%), “prodotti dell’industria tessile e dell’industria dell’abbigliamento” (0,7%) e “merci trasportate” (0,1%).

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Assotrasporti: riapertura A6 e interventi A14, segnali importanti per la viabilità ma l'attenzione resta alta

Riapertura dell’autostrada A6 Torino-Savona, interventi sul viadotto Cerrano sulla A14 e ripresa dei lavori sulla SS 20 del Colle di Tenda in Piemonte. Assotrasporti traccia una mappa degli interventi messi in campo per risolvere i problemi di viabilità delle autostrade italiane.

Venerdì 21 febbraio 2020 si terrà l’inaugurazione del viadotto “Madonna del Monte” sulla A6 Torino-Savona, con conseguente riapertura al traffico il giorno seguente. A tre mesi dal crollo parziale, verificatosi il 24 novembre 2019 per via di una frana causata dal maltempo e dalla successiva riapertura alla circolazione con doppio senso di marcia sulla carreggiata “superstite”, l’autostrada che collega Liguria e Piemonte tornerà percorribile in entrambe le direzioni con quasi due settimane di anticipo sul termine dei lavori previsto.

“Accogliamo con favore questa buona notizia, che rappresenta un ulteriore esempio di intervento puntuale e risolutivo per il ripristino della viabilità”, ha detto Secondo Sandiano, Presidente di Assotrasporti e Vicepresidente vicario di Eumove, auspicando che si possa procedere con questa celerità anche per gli altri lavori previsti sulla rete italiana, ad esempio come nel caso del viadotto Cerrano sulla A14.

Riaperto a inizio mese, seppur con limitazioni, nella notte di lunedì 17 e di martedì 18 febbraio 2020 il tratto compreso tra Atri Pineto e Pescara nord che comprende il viadotto Cerrano verrà completamente chiuso al traffico in direzione nord dalle 22:00 alle 6:00 per consentire le attività di verifica sulle cerniere del viadotto. Nelle notti seguenti, di mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio 2020, sarà chiuso il tratto tra Pescara nord e Atri Pineto in direzione sud dalle 22:00 alle 6:00.

Buone notizie anche dal fronte Anas per la SS 20 del Colle di Tenda, per la quale è prevista a breve la ripresa dei lavori per il raddoppio del tunnel che mette in comunicazione la provincia di Cuneo e la Francia, dopo quasi tre anni di fermo del cantiere. Il colle rappresenta un importante collegamento tra Piemonte e Liguria, attualmente penalizzato dall’esistenza di una sola galleria percorribile a senso alternato di marcia e dai divieti di transito per i veicoli pesanti italiani.

“L’attenzione sullo stato di salute delle infrastrutture italiane deve restare alta – continua Sandiano -. La situazione è ancora molto delicata, non si è ancora fatto abbastanza per garantire la sicurezza di chi viaggi su strade e ferrovie”.

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Brennero: Uggè (Conftrasporto), siamo ostaggio dell’Austria da almeno 30 anni

Confcommercio-Conftrasporto chiede all’Europa risposte sulle difficoltà che emergono dalle limitazioni al Brennero per i mezzi pesanti.

“Il governo italiano non deve traccheggiare e limitarsi a fare dichiarazioni: siamo ostaggio dell’Austria da almeno 30 anni”. Per Confcommercio-Conftrasporto il problema, anche se l’Italia e la Germania ne subiscono più di altri Paesi le conseguenze, dev’essere risolto dall’Europa. “In caso contrario si darebbe ragione a chi ne sostiene l’inutilità, e questo va evitato”, dichiara il vicepresidente della Confederazione Paolo Uggè.

“I collegamenti in Europa devono essere affrontati come un ‘unicum’ al fine di rendere competitiva l’economia europea. Che questa fosse l’intenzione dei padri costituenti trova conferma nella scelta che, fin dal 1984, i commissari Van Miert e, successivamente, Loyola de Palacyo, portarono avanti e che ha prodotto la realizzazione delle Reti TEN”, ha spiegato Uggè.

Il vicepresidente di Confcommercio-Conftrasporto ha tracciato la genesi del percorso delle limitazioni. “Era il 1990 e in quei tempi il transito attraverso L’Austria era regolato da un sistema di autorizzazioni. Anche allora il ministro dei trasporti Steyer si inventò un sistema per contingentare il transito dei mezzi pesanti – ricorda Uggè – Dopo inutili tentativi di trovare un accordo, il risultato fu un blocco del confine messo in atto dagli autotrasportatori che durò 12 giorni e fu sospeso quando l’allora ministro dei Trasporti Carlo Bernini riuscì ad ottenere una moratoria che investì anche l’unione europea, anche se L’Austria non ne faceva ancora parte”.

“Nel tempo venne introdotto un sistema di eco punti basato sul tipo di automezzo – prosegue Uggè – Anche questo sistema, comunque venne giudicato non compatibile con il principio della libertà di circolazione. L’Austria che voleva entrare a far parte del mercato europeo dovette accettare di applicare quel principio, e il sistema degli eco punti fu soppresso, dopo trattative intense nel 2004, durante il semestre a guida italiana (quel trilogo venne presieduto da me, allora nelle vesti di Sottosegretario ai Trasporti)”.

“Oggi, facendo leva sul problema dell’inquinamento, una giustificazione smentita dai fatti, il tentativo si ripete – spiega Uggè – Quello che il governo austriaco persegue è di divenire il gestore della logistica stradale così come la Svizzera lo è diventata di quella ferroviaria. Con la differenza che la Svizzera non è parte dell’Europa, quindi stipula accordi commerciali con la Ue e con i singoli Paesi. L’Austria, invece, se vuole godere dei benefici di essere parte della Comunità deve rispettare le regole”, conclude il vicepresidente di Confcommercio-Conftrasporto.

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Trasportounito: crollo dei traffici dopo il Coronavirus, piano di emergenza per l'autotrasporto

Un piano di emergenza per arginare le difficoltà sopraggiunte nel settore autotrasporto dopo la diffusione del Coronavirus.
Lo sta mettendo a punto Trasportounito per presentarlo al ministero dei Trasporti al fine di predisporre misure straordinarie a salvaguardia dell’economia e del lavoro, prevedendo l’utilizzo di ammortizzatori sociali, di strumenti di flessibilità che consentano processi di riconversione aziendali, possibili misure di detassazione e defiscalizzazione nonché procedure di sospensione coordinate e pianificate dei finanziamenti in corso.

“In Cina il Coronavirus e la coincidenza dell’epidemia con il Capodanno cinese ha messo fuorigioco fra il 40 e il 50% degli autisti di TIR con l’effetto indotto di rendere ogni giorno più problematico il funzionamento della catena logistica e il movimento in-out dei container nei grandi porti della Cina – fa sapere Trasportounito –. L’effetto domino del Coronavirus sta colpendo pesantemente anche le rotte marittime dei traffici container con diminuzioni superiori al 30% nel carico trasportato da ogni singola nave sulle rotte fra la Cina e l’Europa”.

“Inevitabilmente questa flessione si ripercuoterà anche sui volumi dei porti e dei terminal italiani, colpendo direttamente la catena del trasporto e generando una crisi sull‘autotrasporto italiano chiamato da un lato, ad affrontare un certo rincaro nei prezzi del carburante (dopo il temporaneo calo causato più da logiche geopolitiche che da un effettivo rapporto fra domanda e offerta), e dall’altro le conseguenze destinate ad accentuarsi ogni giorno di più di una contrazione dei traffici e quindi della domanda di trasporto”.

“Solo al porto di Genova, già fortemente rallentato per le note carenze infrastrutturali, la contrazione prevista sarà nell’ordine del 20% sia in import sia in export. Medesima flessione percentuale, come valore medio, coinvolgerà tutti i soggetti che operano direttamente nelle relazioni di scambio e di traffico con la Cina”, ha concluso l’associazione.

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Autostrade: da sabato 15 febbraio pedaggio gratis sulla A12

A causa delle limitazioni al traffico per i cantieri, sul tratto Lavagna–Rapallo e Genova-Bolzaneto della A12 non si pagherà il pedaggio.

Su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il concessionario Autostrade per l’Italia ha disposto a partire dalla mezzanotte di sabato 15 febbraio la gratuità del pedaggio.

La misura è valida per tutte le classi di veicoli e sarà attiva fino al 29 febbraio, salvo un eventuale prolungamento se i lavori di manutenzione dovessero subire imprevisti slittamenti.

L’esenzione si aggiunge a quelle già attive da settembre 2018 nell’area cittadina genovese che prevedono la gratuità del pedaggio nel tratto Genova Est – Genova Ovest – Genova Bolzaneto sull’A12 e sull’A7.

Inoltre, dal 9 gennaio 2020 grazie a una convenzione con i Comuni di Sestri Levante, Lavagna e Anas, stipulata a seguito dei lavori di manutenzione delle gallerie di Sant’Anna sulla SS1 Aurelia, è attivo uno sconto del 30% sul pedaggio per il percorso tra Sestri Levante e Lavagna, in entrata e uscita.

Source: trasporti italia

Autostrade: da domani pedaggio gratis sulla A12

A causa delle limitazioni al traffico per i cantieri, sul tratto Lavagna–Rapallo e Genova-Bolzaneto della A12 non si pagherà il pedaggio.

Su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il concessionario Autostrade per l’Italia ha disposto a partire dalla mezzanotte di sabato 15 febbraio la gratuità del pedaggio.

La misura è valida per tutte le classi di veicoli e sarà attiva fino al 29 febbraio, salvo un eventuale prolungamento se i lavori di manutenzione dovessero subire imprevisti slittamenti.

L’esenzione si aggiunge a quelle già attive da settembre 2018 nell’area cittadina genovese che prevedono la gratuità del pedaggio nel tratto Genova Est – Genova Ovest – Genova Bolzaneto sull’A12 e sull’A7.

Inoltre, dal 9 gennaio 2020 grazie a una convenzione con i Comuni di Sestri Levante, Lavagna e Anas, stipulata a seguito dei lavori di manutenzione delle gallerie di Sant’Anna sulla SS1 Aurelia, è attivo uno sconto del 30% sul pedaggio per il percorso tra Sestri Levante e Lavagna, in entrata e uscita.

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Camion, recupero accise: nuovi uffici per inoltrare la richiesta

Dal 1° aprile le imprese dell’Unione europea che chiederanno il recupero delle accise sul gasolio commerciale acquistato in Italia, dovranno inoltrare la pratica a Uffici delle dogane presenti sul territorio nazionale in relazione allo Stato membro di appartenenza.

La periodicità trimestrale per il rimborso dell’accisa e la crescita del numero delle dichiarazioni presentate dagli esercenti comunitari non obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi in Italia, hanno portato nel corso degli anni a rendere non più sostenibili i tempi richiesti per l’esame delle stesse.

Per fronteggiare tale situazione il criterio di riparto di competenza alla ricezione delle dichiarazione trimestrali a decorrere dal 1° aprile 2020 (trimestre solare di consumo 1° gennaio – 31 marzo 2020) viene modificato secondo la tabella fornita dall’Agenzia delle Dogane, che illustra l’assegnazione dell’Ufficio doganale competente rispetto allo Stato membro di appartenenza.

Per i trimestri relativi ad anni precedenti al 2020, ovvero fino al quarto trimestre 2019 (1 ottobre – 31 dicembre), gli esercenti comunitari continuano a presentare le dichiarazioni di rimborso all’Ufficio delle dogane di Roma I, a prescindere dalla data di spedizione.

Per rendere più veloce la trattazione dei rimborsi, nella prima applicazione della modificata distribuzione di competenze, gli esercenti sono tenuti ad allegare alle dichiarazioni presentate ai nuovi Uffici, copia delle carte di circolazione di tutti i mezzi utilizzati e dei titoli di possesso degli stessi, anche se anticipatamente trasmessi.

Source: trasporti italia

E in Austria i camion non potranno più svoltare a destra

Sembrava uno scherzo, ma invece è realtà. Secondo una notizia diffusa dalla Fiap, il Governo Federale austriaco ha notificato all’UE il testo di una nuova norma che prevederebbe il “divieto” di svolta a destra per tutti i veicoli di massa superiore alle 7,5 tonnellate, non dotati di dispositivi di assistenza e sicurezza utili alla prevenzione di gravi incidenti.
Risultano esclusi dalla disposizione, da quanto comunicato, alcuni trasporti speciali e bus.

La norma punta a evitare i sinistri che possono verificarsi nel lato cieco del veicolo, coinvolgendo utenti della strada come pedoni, ciclisti e motociclisti.

Nel testo presentato è specificato che i soli dispositivi camera-monitor, già ora in uso, non saranno più sufficienti, ma dovranno essere installati sui veicoli dispositivi di allarme acustico, visivo con l’obiettivo di segnalare le situazioni pericolose, fino a prevedere il blocco del veicolo. I dispositivi in questione sono denominati in gergo tecnico “turn-off”.

La norma di fatto rappresenta una ulteriore forma di divieto alla circolazione, qualora non pervengano obiezioni da parte di Bruxelles. A quanto risulta entrerà in vigore il prossimo mese di aprile 2020, con un periodo di transizione fino alla fine dell’anno.

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Divieti Brennero: Kompatscher, limitare i tir anche in Italia. Critiche da Conftrasporto

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher appoggia le misure adottate dall’Austria nei confronti dei Tir in transito al Brennero. In un’intervista all’Ansa ha elencato una serie di misure per l’intero corridoio del Brennero: numero chiuso per i mezzi pesanti, di giorno e di notte, sistemi digitali di dosaggio agli ingressi autostradali, riduzione dinamica della velocità per i tir in caso di traffico intenso e, infine, il divieto di transito per i tir euro 0 fino a euro 3 tra Brennero e Affi.

“Da tempo il limite per l’A22 come infrastruttura, come anche per la popolazione, è stato raggiunto. Serve una rivoluzione”, ha detto Kompatscher, spiegando che i divieti introdotti dall’Austria per regolare e limitare il traffico pesante in Tirolo sono “un tentativo comprensibile per difendere gli interessi della popolazione locale, riducendo il traffico e l’inquinamento per migliorare la qualità di vita dei residenti lungo il corridoio”.
Il governatore altoatesino fa presente che il traffico pesante comunque continua a crescere, toccando al Brennero la soglia di 2,5 milioni di passaggi all’anno.

Dura la risposta del vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè: “Vorrei ricordare al signor Kompatscher che l’impero austroungarico è finito da tempo e che l’Italia se n’è liberata iniziando con le 5 gloriose giornate di Milano”.

“Evidenzio – prosegue Uggè – che ora L’Austria fa parte della Comunità europea per scelta sua e che per entrare ha sottoscritto precisi impegni tra i quali rientra la libertà di circolazione. Negare che esista un problema di inquinamento sarebbe sciocco, così come è strumentale attribuirne la responsabilità ai tir e lasciare intendere che la ferrovia oggi possa risolvere il problema. Una scusa evidente per nascondere una azione di concorrenza sleale”.

“Il governo italiano deve agire con la dovuta determinazione. È ora di finirla con i soprusi. Abbiamo fiducia nel nostro ministro ai Trasporti, ma non a scatola chiusa”, conclude il vicepresidente di Confcommercio-Conftrasporto.

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Nautica: innalzata a 900cc la cilindrata limite per la conduzione senza patente

Innalzato a 900cc il limite di cilindrata ammesso per la conduzione senza patente nautica per i fuoribordo 2 tempi a iniezione diretta di carburante.
“Grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe abbiamo finalmente posto rimedio all’annosa questione dell’obbligo della patente per alcuni motori per la nautica da diporto. Finalmente, non serviranno più ulteriori proroghe”. Lo ha dichiarato Emanuele Scagliusi, portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Trasporti e primo firmatario dell’emendamento.

In questo modo, ha spiegato Scagliusi, vengono agevolati gli operatori economici che hanno investito nell’acquisto di piccole unità, consentendogli di esercitare a pieno l’attività commerciale, noleggiando anche a persone che non sono in possesso della patente nautica.

Source: trasporti italia general

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