Amazon, nuovo centro di distribuzione nel Lazio: 60.000 m2 operativi in autunno

Oggi a Passo Corese, frazione del Comune di Fara in Sabina (RM), Amazon ha illustrato lo stato di avanzamento dei lavori del secondo Centro di Distribuzione in Italia, che sarà operativo in autunno. All’evento erano presenti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Fara in Sabina Davide Basilicata, insieme a Roy Perticucci, Vice Presidente Operations Europe di Amazon e al vice presidente e country manager di Amazon Italia e Spagna François Nuyts.

Il nuovo centro di distribuzione da 60.000 m2 di Passo Corese – a 30 km a nord di Roma – garantirà le consegne nel Centro-Sud Italia: amazon ha pianificato €150 milioni di investimenti nella struttura che entrerà in funzione in autunno.

“Nel passato l’Italia è rimasta indietro nelle infrastrutture anche perché la logistica non è mai stata al centro dell’attenzione. ha sottolineato il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio -. Ciò che serve sono investimenti accompagnati da una forte semplificazione burocratica in un quadro di scelte strategiche concrete. L’Italia è davvero la porta d’ingresso delle merci per l’Europa, e la scelta di Amazon di continuare a investire sul nostro Paese è la prova di ciò e della nostra capacità di offrire una rete infrastrutturale, e amministrazioni locali che funzionano, in grado di sostenere il crescente sviluppo dell’e-commerce. Oggi, e così nei prossimi anni, l’Italia è chiamata ad affrontare la sfida della crescita del commercio online anche ai fini dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, e al centro di ciò deve esserci l’innovazione della logistica e l’ottimizzazione dei trasporti: stiamo lavorando a questo sviluppo, e sono fiducioso del fatto che il nostro Paese nella sua interezza sia capace di lavorare insieme e centrare in questo modo gli obiettivi che ci siamo posti”.
Soddisfazione è stata manifestata anche dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in particolare per i 1.200 posti di lavoro a tempo indeterminato previsti con l’apertura.

“La costruzione del centro di distribuzione di Passo Corese è un ulteriore passo avanti nel nostro percorso di sviluppo in Italia e del nostro impegno nel migliorare l’efficienza e la flessibilità delle nostre consegne – ha dichiarato Roy Perticucci, vice presidente Operations Europe di Amazon -. Siamo in linea con i tempi previsti per terminare la costruzione della struttura e avviare l’attività nel 2017. Siamo convinti di poter beneficiare inoltre dallo sviluppo infrastrutturale che il Paese ha intrapreso. Per soddisfare le aspettative dei nostri clienti alla luce del costante aumento dei volumi, siamo chiamati a rispondere a nuove sfide e abbiamo bisogno del supporto del settore dei trasporti affinché riesca a garantire un’efficiente movimentazione delle merci sette giorni su sette. Questo miglioramento delle infrastrutture e dei trasporti è un requisito fondamentale per la competitività del Paese e per lo sviluppo delle sue imprese tecnologicamente più avanzate, compreso il settore dell’e-commerce”.

Dopo la presentazione del progetto, l’evento è proseguito con un tour al cantiere guidato da Roy Perticucci, vice presidente Operations Europe di Amazon ha illustrato ai presenti dove saranno posizionate le strutture del centro una volta che sarà operativo e le funzioni e le attività che saranno svolte in ciascuna area. La visita si è conclusa con il simbolico interramento di una capsula del tempo contenente un Dash Button, l’ultimo modello del Kindle, il libro Harry Potter e la maledizione dell’erede, l’album musicale Il mestiere della vita di Tiziano Ferro e il film Inside Out, i più venduti su Amazon.it nel corso del 2016. Nella capsula sono stati inoltre inseriti i disegni dei bambini di Fara in Sabina, raffiguranti la loro visione sul futuro e pensieri scritti da parte degli studenti di medie e superiori, che prendono in esame la stessa tematica. La capsula sarà aperta il 10 febbraio 2027.

Fin dalla progettazione e durante la costruzione della nuova struttura Amazon ha seguito un approccio in linea con il proprio piano di sostenibilità, con l’obiettivo di conseguire la certificazione BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) con valutazione “Very Good”. Tale approccio include il miglioramento dell’efficienza energetica complessiva dell’edificio, la riduzione delle emissioni di CO2, il risparmio dell’acqua e il controllo del consumo di acqua potabile, l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e un alto livello di isolamento termico e sonoro, l’adozione di una strategia di gestione efficiente dei rifiuti in fase di costruzione e il coinvolgimento di qualificati ecologisti ed esperti di tutela del paesaggio fin dall’avvio del progetto.

Source: trasporti italia general

Ancona: Delrio firma intesa per il porto e il rilancio della viabilità

Il ministro Graziano Delrio ha firmato ad Ancona un protocollo di intesa tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Marche, Comune di Ancona, Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico centrale, ANAS e Rete Ferroviaria Italiana attraverso il quale i firmatari si impegnano a mettere in atto una serie di interventi in vista della realizzazione di una infrastruttura strategica, collegamento porto – grande viabilità, che il territorio attende da molto tempo e che consentirà di fatto di collocarlo in una dimensione internazionale, in linea con il Piano Strategico Italia.

Un’azione che ha visto la convergenza di intenti di tutti gli attori in campo e che produrrà una serie di risultati tra loro strettamente correlati e che attengono il miglioramento della viabilità, la riduzione dell’inquinamento ambientale, della protezione della costa su cui insiste l’area in frana, la velocizzazione della linea ferroviaria e altre realtà strettamente connesse al sistema che si va configurando.

“Quando si assumono decisioni strategiche tra istituzioni, in modo pronto e efficace, come oggi – ha commentato il ministro Graziano Delrio – i risultati non possono mancare. I progetti non realizzabili vanno abbandonati senza rimpianti, mentre, favorire la competitività dei territori, facilitare il lavoro delle imprese e la vita dei cittadini, è possibile se si ragiona insieme sui punti di forza del Paese, nel caso di Ancona, il porto. Non sono le infrastrutture da sole a creare sviluppo ma le infrastrutture a servizio dei territori, delle aree produttive, delle aree metropolitane, delle aree turistiche. Per il porto ci aspettiamo anche una dimensione sempre più green – ha continuato il Ministro – Dobbiamo dare subito seguito ad una progettazione che sia sostenibile, che veda gli interventi sulla ferrovia, che sblocchi la viabilità, che dia soluzioni funzionali al porto. Le risorse per escavi e ferrovia sono già definite. Per la strada si valuterà una volta definito il progetto”.

Il sindaco Valeria Mancinelli ha dichiarato: “Il Ministro Delrio ha dato prova di senso di responsabilità chiudendo coraggiosamente un capitolo e aprendone subito un altro. oggi inizia il cammino verso una nuova soluzione condivisa. Il collegamento porto – grande viabilità è un’ opera improcrastinabile per lo scalo dorico, che conosce una fase di sviluppo molto interessante con la crescita del traffico merci, del movimento passeggeri e come polo crocieristico riconosciuto, ma è altrettanto importante per alleggerire il quartiere di Torrette dalla storica morsa del traffico che da troppo tempo sta sopportando e per agevolare i flussi che provengono dall’area a nord. E’ fondamentale che i tempi di realizzazione siano rapidi: la fase della progettazione deve chiudersi entro un anno al massimo. L’obiettivo è che le opere rientrino nel contratto di programma 2018 – 2022 tra Ministero e Anas. Ne va – ha concluso il sindaco – della credibilità delle istituzioni, in primis dello Stato, evitando altri pantani”.

Anche dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha espresso soddisfazine per quanto fatto a livello ministeriale da Delrio “che, all’indomani della chiusura del processo che per 15 anni era stato portato avanti, quello di un project che doveva essere senza oneri per lo Stato e che poi si è rivelato, nella richiesta del proponente, molto oneroso, ha preso in considerazione una alternativa semplice ed efficace. Una soluzione che unisce un progetto già in corso, quello del piede della frana, con un collegamento ad un’altra opera già in corso, il raddoppio della Statale 16. Riuscire a dare una risposta in tempi così rapidi è per noi di grande aiuto e di grande importanza perchè mette di nuovo in moto quello che è il processo di risoluzione di un problema importantissimo come l’uscita dal porto di Ancona, il porto regionale, anzi il porto del medio Adriatico. Oggi infatti lo scalo sta crescendo, offre tanto lavoro ed è un’opportunità per tutte le Marche, una infrastruttura strategica. Manca quest’ultimo miglio di collegamento e l’impegno preso dal ministro ci permette di dire che c’è una nuova soluzione su cui stiamo lavorando e a cui vogliamo arrivare in tempi stretti”.

“Sono le opere utili quelle che vanno finanziate – ha ribadito Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centrale. Il porto sta crescendo nei numeri, nelle dimensioni, nello scacchiere dei rapporti strategici dell’Italia del Mare. L’essere a capo del Sistema dei porti dell’Adriatico centrale, che interessa 216 chilometri di costa, è motivo di grande orgoglio ma anche di grande responsabilità. Sono due i fattori di cui tenere conto: i tempi, che vanno accorciati, sia in favore delle imprese, sia dei cittadini e la necessità improrogabile di avere l’infrastruttura che ci colleghi alla grande viabilità. Un sistema intermodale è importante ma non può sostituire completamente il trasporto su gomma: ferro e gomma devono viaggiare insieme”.

“Dotare il porto di Ancona di un collegamento diretto e agevole con la viabilità statale è una esigenza non più differibile – ha affermato poi il presidente dell’ANAS Gianni Vittorio Armani. – Con questa firma Anas conferma l’impegno a trovare soluzioni progettuali condivise per superare le difficoltà tecniche di un intervento necessario quanto complesso. Il collegamento con il porto è ancora più importante alla luce di altre opere che Anas sta realizzando e che avranno importanti ricadute positive sulla città di Ancona. La direttrice Perugia-Ancona, ad esempio, sarà completata all’inizio del prossimo anno e consentirà, insieme al potenziamento in c corso della direttrice Orte-Civitavecchia, un collegamento diretto tra i due porti. Il raddoppio della strada statale 16 Adriatica proprio in corrispondenza della città di Ancona è in avanzato stato di progettazione nel tratto Falconara-Torrette, per un investimento complessivo di 236 milioni di euro da appaltare nell’anno in corso.”

“Questa intesa – ha concluso il direttore commerciale di RFI Giampiero Strisciuglio – non può che aumentare il grado di performance all’interno di una progettualità più ampia e definita che interessa l’area Adriatica. Quello che prende le mosse oggi è un ottimo esempio di progettazione integrata e di una best practice. Da parte di Rete Ferroviaria Italiana non si tratta dell’unica iniziativa, abbiamo infatti concluso l’intervento di informatizzazione della stazione di Ancona e sulla rete dei binari”.

Source: trasporti italia general

Ferrovie: su Trenitalia disponibile il nuovo servizio Intercity Reggio Calabria-Taranto

L’assessorato regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti della Calabria rende noto che ora è possibile visualizzare sui sistemi di vendita Trenitalia il nuovo servizio ferroviario Intercity tra Reggio Calabria e Taranto, recentemente annunciato, attivo a partire dal prossimo 12 febbraio e che prevede l’introduzione di una coppia di corse che viaggerà in direzione nord la mattina (IC 564/565 con partenza da Reggio Calabria Centrale alle ore 7.34 e arrivo a Taranto alle ore 14.13) e in direzione opposta al pomeriggio (IC 566/567 con partenza da Taranto alle 13.07 e arrivo a Reggio Calabria Centrale alle ore 20.05).

Inoltre – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale -, l’assessore Musmanno comunica che, per tale servizio, sarà possibile, per i soli possessori di abbonamento regionale Trenitalia, viaggiare senza costi aggiuntivi. Tale iniziativa, promossa dalla Giunta regionale e in particolare dall’assessorato alle Infrastrutture, va nell’ottica di favorire l’integrazione tra servizi ferroviari nazionali e regionali. L’assessore Musmanno, a tale proposito, esprime forte soddisfazione. “Si tratta – afferma – di un’importante iniziativa che auspichiamo sarà apprezzata dai tanti utenti abituali dei servizi ferroviari regionali che, in possesso di abbonamento, viaggiano sulla linea jonica. Va ringraziata l’azienda Trenitalia per aver accolto le nostre richieste tempestivamente, dal primo giorno di introduzione, del nuovo collegamento Intercity sulla linea jonica tra Reggio e Taranto“.

Il risultato raggiunto migliora la sostenibilità del servizio regionale ferroviario e garantirà auspicabilmente un incremento del numero di abbonati regionali Trenitalia con conseguente aumento delle performance del sistema della mobilità su ferro.

Source: trasporti italia general

Delrio: 2016 anno record per i porti italiani con 11 milioni di passeggeri

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio è intervenuto all’inaugurazione dei lavori di potenziamento della banchina 22 del porto di Ancona ricordando i risultati positivi della portualità italiana nel 2016.

“Gli scali hanno superato gli 11 milioni di passeggeri, che è un record storico, e 10,5 milioni di teu. Sono dati provvisori ma penso verranno confermati tra poco. Quindi è stato un anno di crescita e consolidamento, dobbiamo continuare così. Ancona per noi è un punto insostituibile, una delle porte dell’Oriente, quindi mi raccomando di continuare così, sono sicuro che lo farete”.

In questi giorni infatti, con riferimento ai dati del 2016, è emerso che i dati sul traffico merci e crocieristi nel porto di Ancona è in aumento, a conferma dell’andamento positivo degli ultimi anni.

Sono 8,9 le tonnellate di merci complessive movimentate, +4% sul 2015. Positive le performance delle merci liquide (oltre 5 milioni, +6%, quelle rinfuse movimentate dalla Raffineria Api) e di quelle solide (3,9 milioni di tonnellate, +1%). Numero di tir trailer e container in aumento. Unica diminuzione (-13%) le merci solide rinfuse a causa del calo del carbone come fonte energetica. Positiva però la movimentazione sulle tratte albanese e croata. Per il traffico passeggeri, anche nel 2016 i transiti hanno superato il milione. E anche se è lievemente in calo il traffico traghetti, c’è una crescita significativa del traffico crocieristico con 54.901 passeggeri (+40%).

Per quanto riguarda gli altri scali dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico centrale: quello di Pesaro ha registrato 7.213 passeggeri sulla direttrice croata; lo scalo di Pescara ha visto transitare 3.930 passeggeri da/per la Croazia e ha movimentato 126.558 tonnellate di rinfuse liquide (benzina super e gasolio); lo scalo di Ortona nel 2016 ha movimentato complessivamente otre un milione di tonnellate di merci, di cui 430.337 tonnellate di rinfuse liquide e 438.014 di merci solide. I passeggeri in imbarco/sbarco per la Croazia sono stati 653.

Source: trasporti italia general

Fedespedi: riconsegnati 6.000 container trasportati da Hanjin

Si è conclusa positivamente la vicenda degli oltre 6.000 contenitori di merce destinata all’Italia trasportati dalle navi della compagnia di trasporto marittimo Hanjin (settima compagnia di trasporto container al mondo che lo scorso agosto ha presentato istanza di fallimento) e che rischiavano di rimanere bloccati nei terminal portuali del nostro Paese una volta sbarcati.

“La riconsegna di tutti i contenitori vuoti – ha affermato Roberto Alberti, presidente di Fedespedi – pone fine a una vicenda che ha evidenziato, ancora una volta, la grande professionalità e il ruolo strategico degli spedizionieri nella filiera del trasporto merci. In una situazione complessa e senza precedenti le nostre aziende hanno svolto al meglio il proprio lavoro al fianco della committenza, evitando danni e ripercussioni sul mercato derivanti dall’eventuale mancata consegna delle merci”.

Nei giorni scorsi è infatti terminata, nelle tempistiche stabilite, la riconsegna dei contenitori vuoti, come da polizza fideiussoria globale sottoscritta lo scorso settembre da Fedespedi (Federazione Nazionale di Imprese di Spedizioni Internazionali) con la compagnia stessa e con tutti i terminal interessati e grazie alla quale era stata possibile la rapida consegna ai destinatari
delle merci sbarcate.

“Il sistema associativo – ha concluso Alberti – ha saputo fare quadrato riuscendo a dare un supporto ai nostri associati. L’azione di Fedespedi, con il sistema confederale, ha fornito un aiuto concreto in una crisi che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi per il sistema economico italiano, dall’industria al commercio, fino ai servizi”.

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Conftrasporto: no a contributo Authority per l'autotrasporto

Conftrasporto ha commentato negativamente la recente delibera con cui l‘Authorità di regolazione dei Trasporti ha abbassato la soglia di fatturato per il contributo 2017 delle aziende del settore, incrementando contestualmente anche l’aliquota contributiva. “C’è un ricorso pendente alla Corte Costituzionale. E c’è una legge che esclude il settore dell’autotrasporto dall’assoggettamento all’Authority – scrive l’associazione -. Ma in barba a tutto ciò, l’Autorità di regolazione dei Trasporti ha abbassato la soglia del fatturato oltre la quale le imprese del settore dovranno versare un contributo annuale del 6 per mille per il funzionamento del garante. Una doccia fredda che allarga il getto a migliaia di aziende prendendo di mezzo anche le più piccole, già in difficoltà e alle prese con fatturati sempre più risicati”.

La delibera, datata 1° febbraio, fissa la soglia di fatturato minimo assoggettato al contributo a 5 milioni di euro, contro i 30 milioni di un anno fa, e fissa il termine per il versamento al 28 aprile di quest’anno.

“Giù le mani dall’autotrasporto – aggiunge Paolo Uggè, presidente di Conftrasporto-Confcommercio -. La Corte Costituzionale non si è ancora espressa che l’Authority ci infila questo provvedimento tra le ruote. Ricordo che il ministero dei Trasporti è intervenuto più volte ribadendo l’estraneità del settore dai compiti di vigilanza dell’Authority. Le imprese in questione sono già assoggettate al contributo per l’esercizio dell’attività dovuto annualmente al Comitato centrale dell’Albo – spiega Uggè – La pervicacia dell’Authority nel voler includere a tutti i costi l’autotrasporto nei suoi provvedimenti è inaccettabile. Chiediamo un intervento urgente per porre fine a queste azioni vessatorie”, conclude Uggè.

Source: trasporti italia

Trasporti eccezionali: Vicari, presto normativa con procedure omogenee

“Presto una direttiva che garantisca, oltre al rispetto della normativa, anche procedure omogenee su tutto il territorio nazionale in modo da eliminare il problema del rimpallo delle competenze tra Enti”. Lo ha annunciato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari, al termine della riunione indetta ieri al ministero dei Trasporti – con i direttori generali del MIt di Strade e Autostrade, Vigilanza Concessioni Autostradali, Sicurezza stradale, Trasporto stradale e Intermodalità, Anas, Autostrade per l’Italia, Unione Province Italiane e Anci – a seguito delle numerose richieste di ricerca di soluzioni alla paralisi del settore dei trasporti eccezionali, specie in alcune regioni.

“Al momento sono allo studio, oltre a quelle immediate, anche soluzioni a lungo termine che vanno da una revisione generale della normativa a una conoscenza approfondita dello stato di salute dei ponti e dei relativi progetti che spesso risalgono agli anni 60. Vogliamo evitare lo stallo del settore – conclude – ma soprattutto dobbiamo garantire la sicurezza degli automobilisti. All’esame anche la possibilità di fornire un supporto tecnico agli enti locali per procedere, al momento della richiesta, con una verifica dettagliata delle infrastrutture in questione dopo aver ricevuto una mappatura puntuale delle situazioni di crisi”.

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Genova primo porto operativo sulla Piattaforma logistica nazionale

Genova è il primo porto italiano operativo sulla Piattaforma logistica Nazionale (PLN), il sistema on line realizzato da Uirnet, per conto del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che mette in connessione il mondo della logistica (imprese, interporti, stazioni ferroviarie, porti, dogane, aeroporti e autotrasportatori).

Con la migrazione del sistema gestionale Port control system (PCS) del Porto di Genova nella PLN – si legge in una nota – si mette a concerto la progettualità di due strutture importanti e questa unione strutturale comporterà un unico polo decisionale e strategico.

Uirnet e PCS lavoreranno insieme anche per elaborare un piano di azione che avrà come obiettivo comune la ricerca di efficienza operativa per il mondo dell’autotrasporto per tutto il mondo della logistica italiana. Con l’ingresso nella piattaforma per l’area portuale genovese che movimenta piu’ di 1 milioni di container tramite 8.000 autotrasportatori e piu’ di 4.000 mezzi in entrata ed uscita ogni giorno, sarà possibile rendere più efficiente l’intero flusso delle merci.

Diversi i servizi già attivi tra cui una “corsia preferenziale” che permette, grazie all’interconnessione di tutti gli attori coinvolti, l’ organizzazione a monte delle operazioni di gestione e il “preavviso di arrivo” una sorta di “check in on line” che, accorciando i tempi di attesa al varco di circa 30 minuti, velocizza e semplifica tutte le procedure di deposito del carico, compresi gli adempimenti doganali.

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Contratto Mit-Rfi: ok dalla Commissione Trasporti allo schema 2016-2021

La Commissione Trasporti della Camera ha esaminato ieri lo schema di contratto di programma 2016-2021, riguardante i servizi tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la società Rete ferroviaria italiana Spa.
Il precedente Contratto di programma è stato prorogato, in via contrattuale, fino al 2015, per poi essere ulteriormente prorogato per il periodo necessario alla stipula del nuovo contratto, non oltre il 31 dicembre 2016. La Commissione ieri ha così dato parere favorevole all’opportunità di adeguare il contratto e le relative risorse per rispondere alla crescente richiesta di servizi di assistenza alle persone con mobilità ridotta al fine di estenderne e potenziarne l’offerta su tutto il territorio nazionale.

I membri della Commissione hanno però proposto dei rilievi. Prima di tutto che sia valutata l’opportunità di modulare gli impegni contrattuali allo scopo di estendere il progetto ‘Gate’ alle altre stazioni a grande afflusso di viaggiatori, a partire da quella di Napoli. Secondo punto è che si verifichi la possibilità di privilegiare l’attività di manutenzione straordinaria contrattualmente prevista – compresa l’adozione di innovativi strumenti tecnologici – al fine di rendere possibile una maggiore intensità di traffico sulle tratte più utilizzate dai pendolari.

Inoltre, con riferimento alle attività volte al decongestionamento dei principali nodi ferroviari e all’incremento dell’offerta attraverso la configurazione di una rete ferroviaria con maggiore capacità, i membri della Commissione hanno chiesto che si verifichi la possibilità di utilizzare anche linee attualmente in gestione ad enti territoriali affidando a RFI i compiti di gestione e di attrezzaggio secondo i più avanzati standard.

Infine, ultimi due rilievi, hanno interessato le pluriennali competenze sviluppate da RFI possano essere utilizzate nel processo di adeguamento tecnico volto a rendere compatibili le reti regionali alla rete nazionale con particolare riguardo alla sicurezza della rete e la clausola contrattuale che renda possibile – al fine di dare maggiori certezze agli operatori di mercato – per i soggetti economici interessati di concordare con RFI i tempi di svolgimento di interventi manutentivi ove non siano di particolare urgenza o tassatività.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto: Confartigianato Trasporti chiede una 'cura della gomma'

Confartigianato Trasporti, insieme alle altre federazioni di Unatras, torna a chiedere al ministro Graziano Delrio un incontro per fare il punto sulle questioni in sospeso in materia di autotrasporto.

“Ai più non è ancora chiaro cosa stia succedendo in questa fase a livello politico, ma tra i trasportatori e chi vive quotidianamente sulle strade si fa sempre più largo un pensiero: per l’autotrasporto a Roma non si fa nulla – si legge in un comunicato diffuso dall’associazione -. Come dare torto a coloro che assistono giorno per giorno alla perdita di commesse, all’appesantimento burocratico e all’inefficienza amministrativa che frenano la libera attività, al peggioramento delle condizioni della propria azienda che non riesce ad esser competitiva sul mercato e, come se non bastasse, al silenzio assordante del Governo italiano che non riesce o non vuole fornire le risposte necessarie alle esigenze dell’autotrasporto? I tanti imprenditori del settore si chiedono cosa succederà se coloro che hanno dato fondo ai propri risparmi non saranno più messi nelle condizioni di fare investimenti, di assumere personale, di incrementare il rinnovo del parco veicolare?”

Confartigianato Trasporti, insieme alle altre federazioni di Unatras, da tre mesi chiede una convocazione urgente, sottolineando con varie lettere il rispetto degli accordi e le nuove emergenze da risolvere per le piccole e medie imprese di autotrasporto.

“Purtroppo, però, aldilà dell’impegno profuso dal Sottosegretario in alcune vicende, la sensazione diffusa è che al ministero dei Trasporti di tutto si parli tranne che dell’autotrasporto – scrive ancora l’associazione -. Va bene la cura del ferro, va bene la cura del mare, ma non si può dimenticare che in Italia il cuore pulsante del trasporto viaggia su gomma. Le imprese di autotrasporto hanno dovuto accettare la sfida dell’intermodalità e della sostenibilità ambientale ma in cambio è necessario garantire loro maggiore competitività e tempi di programmazione con interventi mirati. Ad oggi è tutto fermo! E le imprese accusano il colpo, subendo le conseguenze di questo immobilismo. Gli altri Paesi europei si muovono introducendo nuove leggi e gravosi obblighi che ricadono sulle imprese italiane che fanno trasporti internazionali, vedi il caso austriaco che sta bloccando i nostri operatori. Le questioni sono note da tempo, e se si pensa di fronteggiare le richieste di Bruxelles con l’aumento delle accise sui carburanti proposte dal ministro Padoan ci si sbaglia di grosso, in quanto avrebbe un effetto controproducente perché gli operatori del trasporto farebbero rifornimento all’estero dove il costo del gasolio è più conveniente e ci sarebbero minori entrate fiscali per lo Stato”.

“Riteniamo fondamentale piuttosto – sostiene il presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – che si mantenga il rimborso accise per i veicoli EURO 3 per tutto il 2018, perché la categoria non accetterebbe scherzi dopo i sacrifici fatti per l’eliminazione degli Euro 1 e 2. Vogliamo fare un appello al Governo – continua Genedani – chiediamo l’interessamento diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per avere risposte celeri ai tanti problemi sul tavolo, perché non c’è più tempo da perdere. Abbiamo bisogno di una ‘cura della gomma’ per le imprese italiane alle prese con la concorrenza sleale dei vettori esteri ed il ripristino dei costi minimi di riferimento per la sopravvivenza”.

Source: trasporti italia

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