Autotrasporto, Uggè: no a rincari accise carburanti

Conftrasporto lancia l’allarme contro il possibile rincaro delle accise sui carburanti che il Governo sta valutando. Attraverso un comunicato il presidente Paolo Uggè ha ricordato che in Italia il prezzo del gasolio è il più alto d’Europa.

“La Confederazione delle imprese di trasporto (35mila quelle associate a livello nazionale) auspica che l’annunciato provvedimento, definito in ogni caso inaccettabile, non debba riguardare anche il settore dell’autotrasporto. In tal caso – dichiara il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè – gli operatori potrebbero decretare la sospensione delle attività”.

“Non è possibile stipulare accordi con il Governo e poi trovarsi con tagli mai concordati su fondi strutturali legati al settore. – ha proseguito Uggè – Le intese già stabilite vanno rispettate. Mi riferisco, ad esempio, alla compensazione dell’accisa per il gasolio da autotrazione”.

Uggè ha concluso aggiungendo che la previsione di ulteriori tagli porterebbe al risultato opposto rispetto agli obiettivi dichiarati dal Governo, cioè rimettere in equilibrio i conti pubblici e rispettare il diktat di Bruxelles. Gli operatori del settore, secondo Conftrasporto, si vedrebbero costretti a effettuare rifornimenti all’estero, producendo riduzioni significative alle entrate dello Stato.

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Autotrasporto: Corte Ue, legittimo il divieto di riposo in cabina

Si è pronunciato nei giorni scorsi l’avvocato generale Tanchev della Corte di Giustizia Europea, dichiarando legittima la legge varata dal governo belga nel mese di giugno del 2014 che vieta agli autisti di veicoli industriali di svolgere il riposo settimanale normale a bordo del veicolo, nell’ottica di applicazione di una più ampia politica volta a contrastare il fenomeno del dumping sociale. Il tipo di riposo in argomento è quello di 45 ore che il conducente professionale di veicoli adibiti al trasporto di merci deve prendere in un arco temporale di due settimane al massimo.

Il Consiglio di Stato del Belgio, a seguito dei dubbi emersi sulla regolarità di tale misura e delle critiche sollevate in sede europea, aveva inviato alla Corte di Giustizia UE una richiesta di parere pregiudiziale a proposito della compatibilità della norma con il diritto comunitario. Sul parere emesso dall’avvocato Tanchev si è espresso favorevolmente proprio Giles Savary, deputato promotore della legge francese, che in un comunicato stampa dichiara come la decisione del Tribunale sia molto importante perché pone termine a una pratica socialmente ingiustificabile.

Inoltre, Savary afferma che con la pronuncia della Corte di Giustizia UE viene meno uno dei motivi cardine alla base della giustificazione secondo la quale l’autista deve prendere il riposo settimanale normale a bordo del camion per controllare il mezzo e il suo carico durante il fine settimana o comunque risiedere in cabina durante i lunghi viaggi internazionali.

L’esigenza di disciplinare i fenomeni distorsivi della concorrenza tra imprese era sorta in Francia già nel 2013, in occasione di due rapporti parlamentari, il primo a firma Anne Emery-Dumas ed il secondo di Gilles Savary, i quali avevano evidenziato come aziende francesi e/o straniere, non rispettando la normativa di lavoro transalpina, realizzassero fenomeni di dumping sociale.

Gloria De Rugeriis

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Anas: a gennaio traffico in calo del 3% su tutta la rete stradale

Anas ha reso note le percentuali di traffico sul campione della gestita rete stradale e autostradale comprensiva di 26.440,618 km. Nel mese di gennaio si registra una battuta d’arresto sui dati. Infatti l’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) dell’Osservatorio del Traffico ha quantificato, rispetto al primo e all’ultimo mese dell’anno precedente, un decremento sui veicoli totali, rispettivamente del 3% e del 5%.

Nell’ambito delle macro-aree, il tasso di diminuzione dei veicoli totali è così distribuito: rispetto al mese precedente, gennaio ha riportato un calo dell’1% al Nord, del 3% al Centro, del 9% al Sud, del 5% sia in Sicilia che in Sardegna; a paragone con gennaio 2016, si registra la medesima diminuzione dell’1% al Nord e del 3% al Centro, meno 3% in Sicilia, meno 6% al Sud e in Sardegna.

I valori dell’IMR presentano una situazione similare sul fronte dei veicoli pesanti: il numero dei mezzi decresce del 3% rispetto al dicembre 2016 e aumenta dell’1% a confronto con l’inizio dello scorso anno.

Analizzando invece nel dettaglio le percentuali delle macro-aree della penisola e delle due isole maggiori i dati sono così ripartiti: rispetto a dicembre 2016, al Nord i numeri crescono del 3%, restano invariati al Centro, mentre calano drasticamente al Sud del 9%, del 4% in Sicilia (un dato in controtendenza rispetto alla grande ripresa dell’anno appena concluso quando a giugno aveva toccato punte in positivo del 18%) e in Sardegna. Rispetto a gennaio 2016, il traffico dei mezzi pesanti cresce al Nord con un +2%, al Centro con un +4%, contrazione al Meridione con un -1% e in Sardegna con un –2%. Stabile in questo particolare caso la Sicilia.

L’arteria più trafficata della rete Anas è, come sempre, il Grande Raccordo Anulare di Roma che lo scorso venerdì 27 gennaio è ha toccato il picco più alto di traffico con il passaggio di 162.778 veicoli.

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Piombino: convocata cabina di regia per porto e accordo di programma

Il punto sullo stato di attuazione dell’accordo di programma per Piombino e sull’accordo quadro per l’area portuale, sarà fatto giovedì 16 febbraio alla riunione della Cabina di regia territoriale convocata dalla Regione Toscana nella Sala Consiliare presso la sede del Comune di Piombino.

All’ordine del giorno gli interventi per l’area portuale, per la messa in sicurezza e la bonifica, gli interventi per l’efficientamento energetico e miglioramento ambientale, l’iter dell’attivazione della bretella di collegamento fra il porto e la statale 398, i nuovi insediamenti produttivi nell’area portuale, iniziative per il sostegno al reddito, la formazione e l’occupazione dei lavoratori; monitoraggio del Piano di riqualificazione e riconversione industriale (Protocolli di insediamento e Bando Invitalia; interventi di sostegno al progetto industriale AFERPI attivati dalla Giunta regionale; stato dell’arte dell’attuazione dell’area industriale di Colmata).
L’incontro si terrà a Piombino, presso la sede del Comune, via Ferruccio 4, Sala Consiliare.

All’incontro parteciperanno gli assessori Federica Fratoni e Cristina Greco, il presidente della II commissione del Consiglio Regionale Gianni Anselmi e i tecnici della Regione. Ci saranno anche il sindaco del Comune di Piombino, il presidente della Provincia di Livorno, il Commissario straordinario dell’autorità portuale di Piombino e dell’Elba, il presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, le associazioni di categoria di Livorno e Piombino, le organizzazioni sindacali della provincia di Livorno.

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Venezia: firmata progettazione definitiva del porto offshore

E’ stato firmato presso il Comune di Venezia il contratto di progettazione definitiva del sistema portuale offshore-onshore che comprende la realizzazione di una piattaforma d’altura a 8 miglia da Malamocco e di terminal container in area Montesyndial a Porto Marghera. L’atto è stato sottoscritto, alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, dal presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, e dal “general manager”dell’Overseas Marketing Development for Europe and Middle East di CCCG,Song Debin, in rappresentanza del raggruppamento di imprese italo-cinese 4C3 che si è aggiudicato l’appalto da 4 milioni di euro.

“Con questo progetto dell’Autorità Portuale – ha dichiarato il sindaco – si dà continuità a una visione. La Città nel suo complesso dimostra infatti di essere coerente ed è questo che l’industriale vuole sentirsi dire quando si ragiona sul lungo periodo. Per rilanciare l’area di Porto Marghera abbiamo sempre detto che vogliamo puntare sulla manifattura, sulla logistica e sulla portualità. Passo dopo passo lo stiamo facendo”.

“Quando si realizza un progetto – ha continuato il primo cittadino – si pensa solamente all’aspetto edilizio, ma non è mai solo così. Un buon progetto è sempre accompagnato da un piano industriale, con un budget preciso e da relazioni. Noi siamo particolarmente contenti che ad aggiudicarsi la progettazione definitiva del porto offshore sia stato il consorzio 4C3, perché la China Communications che lo guida si relazionerà ai massimi livelli mondiali e certificherà quanto stiamo facendo. Nell’era della globalizzazione era necessario un nostro efficientamento, per entrare nella rete dei porti mondiali e ricominciare a ragionare in termini di libero mercato. E’ così che creiamo lavoro per i nostri ragazzi e diamo un futuro alla città e ai suoi cittadini”.

“Avevamo un problema, ossia la difficile accessibilità nautica, e l’abbiamo trasformato in un’occasione – ha commentato il presidente Costa – puntando su un nuovo modo di fare porto. Con questo progetto facciamo un regalo a Venezia perché la sua economia potrà ancora contare sulla portualità, affiancando e riequilibrando il settore turistico ma, d’altra parte, consentiamo a Venezia di fare un regalo all’Italia e all’Europa, perché il sistema offshore-onshore sarà in grado di inserirsi nel sistema navale e logistico del traffico merci globale. Entro sei mesi la progettazione definitiva sarà realizzata e presentata al Governo, per poter decidere definitivamente sull’opera”.

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Pescara: da giugno nuovo collegamento intermodale con il Nord Europa

L’azienda abruzzese Remind Logistics, operante nel settore della logistica multimodale, amplierà l’offerta di servizi offerti alle aziende con l’attivazione di un nuovo collegamento destinato alle imprese che operano nei mercati dell’Europa continentale. A partire dal 6 giugno infatti la nuova linea shuttle collegherà lo scalo di Pescara Porta Nuova con l’area di Duisburg garantendo un legame commerciale stabile e continuo fra l’Italia centrale e la Germania, con un potenziale bacino ampliato all’intera Europa del Nord.

La nuova linea di trasporto intermodale – si legge in una nota – offrirà un’integrazione con gli assetti logistici già adottati dalle aziende che sceglieranno il trasporto su ferro. Questo sarà possibile grazie all’adozione di processi di ottimizzazione e riduzione dei costi, all’efficientamento delle risorse utilizzate e alla sostenibilità ambientale.

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Gts Rail inaugura un polo di manutenzione ferroviaria a Bari

Gts Rail SpA ha inaugurato il 6 febbraio il nuovo polo di manutenzione ferroviario a Bari, in occasione del primo intervento di manutenzione effettuato su locomotiva elettrica da parte di Bombardier Transportation Italy. Il sito si sviluppa su una superficie complessiva di oltre 17.000 mq di cui 1.315 mq. occupati da una moderna officina, dotata di carro ponte e tornio in fossa, servita da oltre 800 mt di binari raccordati, con investimento complessivo di 3,5 milioni di euro.

La creazione di questo nuovo sito di manutenzione rappresenta un ulteriore rafforzamento della partnership tra Gts e Bombardier Transportation Italy, che è presente stabilmente con proprio personale per lo svolgimento del ruolo di Soggetto Responsabile della Manutenzione (SRM) e l’esecuzione delle attività di manutenzione sul parco locomotive.
La flotta ferroviaria di GTS è ad oggi composta da dieci locomotive elettriche TRAXX DC F140 e 330 carri.
La realizzazione del polo di manutenzione è il primo caso in Italia di investimento completamente privato.

“Tutte le locomotive della flotta sono coperte da contratto pluriennale di Full Maintenance con Bombardier Transportation, ciò garantisce al nostro cliente il perseguimento dei più alti indici di disponibilità della flotta e il mantenimento del valore dell’asset nell’arco della sua vita, che è di circa 30 anni – ha spiegato Pierre Cicion, Head of Services Execution Italy and Africa -. Bombardier Transportation, multinazionale leader nel settore ferroviario, investe nell’innovazione e collabora fattivamente con aziende dinamiche e all’avanguardia come Gts. L’obiettivo è migliorare in modo costante i nostri prodotti e servizi nel tempo mantenendoci sempre al passo con i tempi, anticipando, se possibile, le necessità del mercato”.

“La posizione strategica sulla linea adriatica del nuovo polo di manutenzione, coniugato al libero accesso anche ad operatori terzi, faciliterà lo sviluppo e l’incremento dei traffici merci nell’area e promuoverà certamente lo sviluppo di un reale libero mercato – ha aggiunto Giuseppe Vernillo, Sales Manager Bombardier Transportation Italy -. L’apertura del nuovo polo si inserisce inoltre nel progetto di Bombardier di ampliare la propria rete depositi e sviluppare ulteriormente la propria presenza capillare sul territorio italiano e sui nodi di maggiore importanza per il trasporto merci”.

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Dall'Ue una proposta per aggiornare la formazione dei conducenti

Aggiornare e chiarire le norme sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti professionali di autocarri pesanti e autobus. La proposta arriva direttamente dalla Commissione europea e ha l’obiettivo di innalzare gli standard di guida per migliorare la sicurezza stradale e facilitare la mobilità dei conducenti professionisti.

Le principali innovazioni inqudrate dalla proposta includono la modernizzazione della formazione (e-learning), ponendo anche l’accento sulla tutela degli utenti più vulnerabili e su come ottimizzare il consumo di carburante e un migliore riconoscimento delle qualifiche ottenute in un altro Stato membro.

Una riforma, questa, che si muove nell’ambito del programma REFIT, nato per garantire che la legislazione UE possa produrre risultati per i cittadini e le imprese in modo efficace, efficiente riducendo i costi amministrativi per le imprese e le amministrazioni grazie allo snellimento delle pratiche amministrative.

La proposta della Commissione, che non avrà incidenza sul bilancio Ue, dovrà ora essere ora esaminata dal Parlamento europeo e dai 28 Stati membri dell’Unione europea secondo la procedura legislativa.

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Il futuro del porto turistico di Marina d'Arechi. Intervista ad Agostino Gallozzi

Marina d’Arechi con i suoi 340.000 mq di specchio acqueo e 1.000 posti barca fino a 100 m di lunghezza, si candida a diventare uno dei porti turistici più importanti del Mediterraneo. Lo scalo, posizionato al largo della costa sud di Salerno, rappresenta un collegamento con luoghi famosi in tutto il mondo: Amalfi, Positano, Capri, il Cilento, ma anche Ravello, Pompei, Ercolano e Paestum. Progettato dall’architetto Santiago Calatrava e dall’ingegnere Guglielmo Migliorino, Marina d’Arechi offre 8.700 mq di spazi commerciali e1000 posti auto. In vista della prossima stagione estiva, la prima di piena operatività delle strutture a mare, abbiamo intervistato il presidente di Marina d’Arechi Spa Agostino Gallozzi.

“Provengo da una famiglia da sempre collegata con il mare – racconta a Trasporti-Italia il presidente del Porto-. Il mio primo vero contatto con questa attività è avvenuto quando avevo solo 13 anni, grazie alla decisione di mio padre di imbarcarmi su una nave da carico diretta verso l’Inghilterra. Nei primi anni ’50 ci siamo attivati nel settore cargo e oggi gestiamo il Salerno Container Terminal SpA. Ma l’Italia ha due filoni: manifatturiero e turismo. L’ambito cargo rappresenta l’aspetto più pratico, la mente, noi abbiamo deciso di dare spazio anche al cuore, ovvero il mare vissuto come passione personale. Nasce qui l’idea del porto turistico di Marina d’Arechi”.

La prima pietra dello scalo è stata posta nel 2010 e la prima imbarcazione è approdata nel 2013. Marina d’Arechi nasce interamente con finanziamenti privati (l’unico partner è Invitalia che detiene il 30%). Perchè questa scelta, in controtendenza rispetto alla tradizionale richiesta di fondi pubblici?

“Si tratta di un investimento impegnativo a Salerno: 120 milioni di euro a regime, 82 fino ad oggi, che deve generare cash flow e attrarre il turismo del mare puntando sull’appeal della costiera amalfitana, cercando di superare il grave ostacolo in Italia: le autorizzazioni, per cui abbiamo impiegato 10 anni. Il concetto di infrastruttura nella visione ministeriale è troppo statica, mentre la logistica e la mobilità richiedono dinamicità poiché la domanda di trasporto è in continua evoluzione”.

Avete partecipato a diversi eventi internazionali che fungono da vetrina per porti e turismo, cosa è cambiato oggi nella cultura della gestione della nautica da diporto?

“Viviamo una realtà locale che ambisce a diventare globale, vogliamo intensificare la nostra presenza sui mercati internazionali – spiega Gallozzi-. Oggi la nautica deve presentarsi al mondo e ai potenziali clienti valorizzando tutta una serie di servizi e una nuova forma di accoglienza assimilabile a quella del villaggio turistico. L’attività di marketing internazionale prevede come prossimi obiettivi del porto Barcellona e New York, ma anche l’Italia.
Alla fine del nostro percorso di avvio della richiesta di autorizzazioni e dei primi investimenti, purtroppo ci siamo trovati in un momento di convergenza negativa per l’economia mondiale, con la nautica che subiva danni importanti, ed era tra i settori più colpiti. Si presentava una sfida importante perché il mondo stava crollando: un mercato in contrazione e scarsa propensione della clientela a investire in un posto barca. Ma noi abbiamo insistito”.

Quanto ha aiutato l’esperienza sul fronte merci?

“Partendo da un gruppo impegnato su altre attività, abbiamo potuto proseguire con il supporto a un settore che soffriva. La nautica dà una risposta al bisogno di valorizzare il tempo libero e gli affetti perché interpreta una passione importante il mare, che è meditazione ma anche aggregazione. L’uomo vive grandi pressioni e il mare è una grande possibilità che unisce il bisogno di svago e serenità. Forti di questa idea, ci siamo convinti che la nautica da diporto sarebbe ripartita. Dopo aver creato l’infrastruttura ora ci stiamo dedicando al ‘software’ spingendoci sui mercati, anche quelli internazionali. Abbiamo scelto di muoverci solo a porto finito su questi ultimi perché l’Italia sconta un handicap di credibilità all’estero. Adesso manca solo la parte alberghiera e alcune costruzioni esterne, la parte pubblica che comunque integra il sistema, in vista di una riqualificazione di tutta la zona. Per ora ci sono due ristoranti, bar e negozi: il porto è operativo e per la prossima stagione, abbiamo completato l’offerta dei posti barca. A terra offriamo un parcheggio con zona verde e terrazza sul canale, nonché passeggiata con attività commerciali che funzionano da cerniera con la città e il porto turistico”.

Che percentuale di diportisti vi aspettate dall’estero?

“Ci aspettiamo circa un 30% di imbarcazioni straniere e circa il 70% italiane, di cui 50% campane e 20% dal resto d’Italia. Sui mercati internazionali stiamo spingendo sul porto come territorio gateway per la costiera amalfitana. Il porto turistico non è solo un parcheggio per le imbarcazioni: il modello di gestione deve essere assimilato a quello di un villaggio turistico, di una struttura alberghiera, che accoglie in modo gioviale invitandolo il cliente a godere di tutte le bellezze del territorio circostante con cui il porto funziona da ponte di collegamento”.

Oggi che tipo di traffico state intercettando?

“Per ora imbarcazioni che prima erano stanziali in Francia o Spagna; inoltre stiamo curando il trasporto della stessa imbarcazione su nave dal nord Europa fino al nostro porto. Il tempo libero è prezioso, quindi offriamo anche questo servizio. Sta crescendo la quota dei clienti romani, che avranno la possibilità a breve di raggiungerci in circa un’ora mezza via treno. E sempre sul fronte intermodalità contiamo ancora sull’aeroporto di Salerno. Abbiamo un porto da 1000 posti barca, è necessario che sia collegato bene con le vie di comunicazione per rendere il più agevole possibile arrivi e partenze. Nella scorsa estate abbiamo occupato 550 posti barca: la prossima estate contiamo di arrivare a 700 imbarcazioni, fino a una saturazione nel 2019. Anche sul fronte tecnico abbiamo pensato a soluzioni ingegneristiche molto innovative che avessero, inoltre, un impatto ecosostenibile. Basti pensare alla barriera frangiflutti: un opera che misura 60 metri alla sua base ma che è stata concepita non per ostacolare il flusso delle onde, come si farebbe con i tradizionali cassoni in calcestruzzo, ma per accoglierle e attutirle, grazie ad un sistema a mosaico

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L'Osservatorio prezzi carburanti entra nella statistica ufficiale

A partire dal gennaio 2017 i dati relativi ai prezzi dei carburanti per autotrazione raccolti dal ministero dello Sviluppo economico contribuiscono, nell’ambito della revisione del paniere dei beni e servizi per il calcolo dell’inflazione, agli indici dei prezzi al consumo dell’Istat.
Sulla scorta di una collaborazione di lunga data e dopo una fase sperimentale avvenuta lo scorso anno, l’Istituto Nazionale di Statistica ha infatti deciso di sostituire le proprie rilevazioni con i dati raccolti dallOsservatorio prezzi carburanti, nato in risposta all’obbligo per i gestori degli impianti di comunicare al ministero i prezzi praticati per tutte le tipologie di carburanti.

Questo risultato di condivisione virtuosa del patrimonio informativo delle pubbliche amministrazioni si aggiunge alle diverse iniziative di diffusione delle informazioni recepite dall’Osservatorio.
Gli strumenti per la consultazione dei prezzi e la localizzazione degli impianti di distribuzione carburanti sono a disposizione dei consumatori mediante il sito Osservaprezzi e le App per dispositivi mobili.

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