Alstom e Mise insieme per sviluppare nuove tecnologie ferroviarie

Promuovere attività di ricerca e sviluppo per favorire il progresso tecnologico nell’ambito del settore del trasporto ferroviario. Alstom e il ministero dello Sviluppo economico e le Regioni Piemonte e Lombardia hanno siglato ieri il protocollo d’intesa per lo svolgimento di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei siti di Alstom di Savigliano e Sesto San Giovanni.

Alstom svilupperà la realizzazione del treno prototipo, l’allestimento delle nuove linee produttive e le attività di coordinamento dell’intero progetto nel sito di Savigliano. Il sito di Sesto San Giovanni sarà dedicato alle attività di sviluppo dei sistemi di trazione e antincendio, il banco di manovra e la “control room” per la gestione della flotta in esercizio.

La firma del protocollo d’intesa è avvenuta durante la visita del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda presso il sito Alstom di Savigliano, uno dei centri di eccellenza del Gruppo per i treni regionali e per i treni ad alta velocità Pendolino, alla presenza di Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, di Giuseppina De Santis, assessore alle attività produttive Regione Piemonte, di Danilo Maiocchi Direttore Generale Sviluppo economico Regione Lombardia, di Henri Poupart-Lafarge, Presidente e CEO del Gruppo Alstom e di Michele Viale, Direttore generale di Alstom Italia. Il progetto sarà realizzato con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico e delle regioni Piemonte e Lombardia.

“E’ davvero un passo importante per Alstom e per tutta l’industria 4.0 Ringraziamo il MiSE , le Regioni Piemonte e Lombardia per aver creduto nel nostro progetto. I fondi di R’D saranno investiti nello sviluppo di una piattaforma innovativa per la progettazione e la prototipizzazione di treni regionali, che saranno prodotti e realizzati all’interno di un ambiente produttivo Industria 4.0, secondo i più elevati standard tecnologici”, ha dichiarato Michele Viale, Direttore generale Alstom Italia.

Source: trasporti italia general